Era il 14 aprile 2009 quando, per la prima volta, un Ministro della Repubblica (Renato Brunetta) ha risposto a delle domande (in gran parte video-domande) poste da operatori delle P.A. in occasione dell’iniziativa ConfrontiPA.
Terminate le vacanze estive, Brunetta si ripropone questa volta direttamente nel social network Facebook, dove è presente con una pagina e gruppi di discussione frequentati da quasi 70 mila utenti del social network.
In questa occasione Renato Brunetta chiede direttamente la partecipazione degli utenti alla discussione, impegnandosi a rispondere settimanalmente – nel limite del possibile – alle domande.
Si tratta senz’altro di una buona iniziativa di e-discussion, un piccolo pezzo di e-democracy per ridurre le distanze tra chi governa e chi può contribuire a migliorare e/o a integrare iniziative di miglioramento della P.A.
L’utilizzo della rete come sistema di supporto per le discussioni atte al miglioramento delle attività politico-amministrative è, a mio avviso, una delle potenzialità da sfruttare maggiormente del cosiddetto Web 2.0: strumenti per la segnalazione di problemi locali, per l’individuazione di “bachi” normativi scoperti direttamente dai soggetti interessati possono fornire “pareri 2.0” allo staff del ministro. Non si tratta di fantasie: ricordiamoci che con l’ultimo disastro ecologico nel golfo del Messico una delle prime iniziative è stata l’apertura di un sito Web dove raccogliere suggerimenti – arrivati poi da ogni parte del mondo.
Con la stessa modalità possiamo quindi aiutare a migliorare la P.A., partecipando con spirito costruttivo (mai distruttivo) ad iniziative di discussione on-line applicando, come sempre, la tanto dimenticata “netiquette”.