Questo è il succo che si apprende sulla Nuova Venezia del 18 novembre (articolo di Simone Bianchi) dalla dichiarazione del presidente della Municipalità del Lido, Gianni Gusso in relazione ad un problema di accessibilità. Al Lido di Venezia stanno ricostruendo la porta di accesso acquea, ovvero i cosiddetti “imbarcaderi” dove arrivano i vaporetti. Questa attività che si prevede terminerà nel 2011 ha richiesto lo spostamento del giornalaio in una struttura provvisoria che è stata installata in una posizione inaccessibile ai disabili in quanto, anziché consentire lo sfruttamento degli scivoli per disabili, la stessa è stata aperta in direzione opposta, con tre insormontabili scalini.
«Il fatto è che i disabili e quanti hanno problemi di deambulazione si sono trovati davanti tre gradini per potersi comprare il giornale – scrive Bastianello – Le due rampe che danno accesso alla piazzetta rialzata, dov’è ora l’edicola provvisoria, sono inaccessibili per la posizione errata in cui è stato messo il container. Considerando che i lavori saranno ultimati non prima di 20 mesi, chi deve prendere il giornale è costretto a chiedere aiuto ai passanti».
Il consigliere Toso si è già attivato affinché vengano apportate delle modifiche, mentre per il presidente Gusso è stato già fatto tutto il possibile. «Vorrei ricordare che a cento metri c’è un’altra edicola dove si può prendere il giornale senza avere barriere architettoniche. Alternative alla posizione di quella provvisoria non ce n’erano. Studieremo nuovamente la cosa per vedere se ci sono margini per eventuali accorgimenti».
Forse basterebbe arretrare un po’ il container per poter usufruire almeno di una delle due rampe, sempre che catene e biciclette non continuino a ostruirle, togliendo qualsiasi possibilità di accesso ai disabili.
Sui 100 metri, è da considerare che l’esecuzione dei lavori ha praticamente distrutto l’accessibilità del Piazzale e un utente con disabilità motoria per poter acquisire il giornale dovrebbe compiere ben oltre i 100 metri “lineari” indicati dal presidente Gusso.
Ma per fortuna non ci sono solo note negative: sono stati stanziati 250 mila euro per garantire l’accessibilità degli ingressi di tutte le spiagge del lungomare. L’importante, però, è che le spiagge siano realmente accessibili: la prima spiaggia che ci si trova davanti arrivando al Lido contiene un mostro architettonico inaccessibile – dotato di ascensore ma non utilizzabile in quanto non vi è la presenza di un addetto per la sua attivazione.