BioWashBall: la replica di Nicola Ottomano

Ricevo e volentieri rendo disponibile con un post una serie di chiarimenti offerti da Nicola Ottomano, il ragazzo che ha partecipato in trasmissione a Mi Manda Rai Tre in relazione alla Biowashball.
Nicola che ha confermato la veridicità delle sue dichiarazioni, mi suggerisce di focalizzare l’analisi su quanto segue (riporto testo con formattazione dei grassetti come da messaggio originale).

Il report è questo, ti consiglio di dargli una lettura: http://grillipedia.org/index.php/Biowashball.
Dopo il post in cui Beppe attacca Mi manda rai 3 e ci sbologna come gli ultimi imbecilli di questo mondo, molte persone, me compreso, si sono risentite. Noi di Milano ci abbiamo davvero messo l’anima in questa cosa. I ragazzi di Bergamo e quelli di Brescia erano uniti per svelare quella che noi pensiamo essere una truffa (pensa, Bergamo e Brescia uniti! Un miracolo!). Perchè Beppe ha preferito rimanere sulle sue posizioni quando molta gente del suo movimento si è spesa per produrre vera informazione? Quanto meno avrebbe dovuto pubblicare il link a grillipedia, il nostro repository di informazioni. Perchè Beppe parla di democrazia della Rete, di cose che nascono dal basso e poi ci liquida così senza darci la possibilità di replicare?

A me i produttori della washball mi devono ancora rispondere perchè dichiarano che il pH sale a 10 e che si producono raggi infrarossi se poi questo non è vero. Tu se vai a comprare un PC e ti dicono che ha 2 GB di RAM e 200 GB di Hard Disk, tu ti aspetti che abbia quelle caratteristiche. Se invece ci mettono 512 MB di RAM e 80 GB di HD, tu ti incazzi? Non è forse truffa?
Poi voglio sapere perchè hanno pubblicato dei certificati di lavaggio in acqua distillata e non hanno pubblicato certificati sul funzionamento chimico-fisico della palla.

Ritengo anche che possa essere rilevante la parte della discussione sul Meetup di Milano.

Oggi ho ricevuto tutto il materiale per fare il test del PH, nei prossimi giorni farò questo test e ne pubblicherò i risultati.

BioWashBall: ora arriva la Robby Wash

Robby Wash BallFermi tutti! Premetto che non mi sono messo a vendere palle 🙂
Sembra che il caso “BioWashBall” abbia fatto da “moltiplicatore di ball”: dopo il caso della Magic Washing Ball venduta da Mediashopping, oggi mi arriva un messaggio promozionale da un conosciutissimo shop on-line in cui compro spesso prodotti informatici.
L’oggetto della promozione attiva subito la mia attenzione: “Robby Wash: Fai il bucato risparmiando e rispettando la natura!“.
Di che si tratta?

Robby Wash: la palla per il bucato bianco e colorato, da inserire in lavatrice, con paraurti in gomma, contenente macromolecole (lavaggio in granuli).

Il prodotto viene venduto in due versioni:

  • Robby Wash Blue, adatto per bianchi e colorati da 0° a 80°
  • Robby Wash Rosa, adatto per colorati da 0° a 30°

Quali sono le caratteristiche del prodotto?

Con la sua combinazione di profumate componenti fisiche e chimiche, Robby WASH è l’alternativa all’acquisto del detersivo in polvere! Le macromolecole sono progressivamente liberate durante il ciclo di lavaggio e, dissolvendosi in ioni, attivano le molecole dell?acqua.

Questo aumento del pH che attiva le molecole dell?acqua, consente di penetrare più in profondità i tessuti e di attaccare le macchie più ostili.
Questo esclusivo sistema di lavaggio (brevettato in tutto il mondo) è una vera rivoluzione per il bucato: nessuna necessità di detersivi in polvere o di prelavaggio. È sufficiente inserire Robby WASH in lavatrice con i tuoi indumenti per ottenere un lavaggio perfetto

Robby Wash ha già ricevuto un premio d’oro negli Stati Uniti. La sua efficacia è testata, provata e garantita.

A differenza delle altre, questa palla sembra necessitare di apposite “ricariche”, ossia delle palline di riserva da inserire all’interno del prodotto.
Inoltre viene segnalata una novità, Robby Wash Cleaner un sale ecologico che, come addittivo alla Robby Wash sbianca, smacchia, disinfetta e deodora la biancheria, rilasciando ossigeno attivo a partire da 40 gradi e che non contiene cloro o fosfato.
I tre prodotti vengono venduti ad un prezzo di Euro 19,90: se qualcuno li prova, possiamo fare una recensione nel blog.

BioWashBall e i principi della lavatrice Haier Wash H20

Wash H20Mentre continuano le discussioni sul funzionamento o meno della BioWashBall, girovagando per la rete si scopre che da circa un anno è disponibile sul mercato la prima lavatrice – di produzione francese (Haier) – che pulisce con principi similari alla BioWashBall.

Haier, però, ha effettuato un passo avanti e ha prodotto una lavatrice ecologica, la WasH2O. Per lavare, infatti, questo modello utilizza semplicemente l’acqua, o meglio le sue caratteristiche attraverso il processo di idrolisi.
L’elettrodomestico scinde la molecola di acqua (H2O) e produce OH- che attrae le macchie e H+, cioè ioni, che sterilizza i capi.
WasH2O misura 85 x 59,5 x 60 cm e pesa ben 86 Kg. Il carico di lavaggio è di 6 Kg e permette di effettuarne uno in appena 25 minuti.

Maggiori informazioni (in francese) sul sito dedicato al prodotto Wash H20.

BioWashBall: Mediashopping vende la magic washing ball

Mentre continua la discussione sulla Biowashball, tra i commenti pervenuti nel mio blog va segnalato uno in particolare che fa notare come addirittura Mediashopping vende un prodotto similare, la Magic Washing Ball.
Nel sito l’azienda la descrive come segue.

Gli agenti chimici pulenti, tensidi e fosfati inquinano sempre di più, ogni anno ogni famiglia disperde fino a 40 kg di detersivo nell’ambiente. Infatti ad ogni lavaggio milioni di lavabiancheria scaricano nelle fognature il residuo dei detersivi insieme all’acqua. La Magic Washing Ball sostituisce il normale detersivo per lavatrice. La forza pulente ed i colori rimangono inalterati in maniera stupefacente.
La Magic Washing Ball è costituita da piccole palline granulari di ceramica che a contatto con l’acqua liberano elettroni dando luogo ad una reazione chimica che porta alla creazione del perossido di idrogeno che svolge la funzione pulente. In questo modo le fibre dei tessuti vengono ammorbidite e viene ridotta l’aderenza tra i tessuti facendo si che lo sporco venga via più facilmente senza l’uso di detersivi.

Nel sito è presente anche un video in cui vengono spiegate le funzionalità del prodotto.

BioWashBall: se ne parla su Radio Capital

Apprendo oggi di un’intervista del blogger Akille in cui si continua a parlare della BioWashBall.
L’intervento di Akille è stato secondo me corretto ed equilibrato ed ha saputo fornire una panoramica dell’attuale situazione di brainstorming relativa allo strumento che da una parte viene apprezzato (da Beppe Grillo) e da un’altra viene contestato (da Mi Manda Rai Tre, Il Salvagente e dal blogger attivissimo).
Tra l’altro va fatto notare che stanno girando parecchi cloni del prodotto, uno dei quali è venduto da uno dei maggiori gruppi italiani: MediaShopping.