11 dicembre 2008: una data che verrà ricordata come il passaggio definitivo tra l’era dell’accessibilità vista come un vincolo e limitante (pensiero di alcuni) per gli innovativi sviluppatori e l’era in cui le nuove WCAG 2.0 saranno un riferimento per garantire una serie di principi basilari di sviluppo per consentire a chiunque di poter interagire non solo con le classiche pagine Web ma con le recenti tecnologie del cosiddetto “Web Collaborativo” (o Web 2.0).
Mi fa piacere personalmente che nello sviluppo di questa specifica ci sia un po’ di storia scritta da IWA e di impegno del sottoscritto e di colleghi che – anziché divertirsi – hanno passato giornate (e nottate) a seguire discussioni in mailing list, a difendere principi di sviluppo, ad organizzare il primo incontro del gruppo di lavoro in Italia, a lavorare per sviluppare una normativa (la legge 4/2004), oggi esempio per gli altri paesi europei.
Molti penseranno che siamo arrivati alla meta, ma ora il problema più grosso sarà di far recepire agli sviluppatori la necessità di inserire nelle loro competenze la conoscenza dei principi basilari dell’accessibilità: un buon sviluppatore deve chiaramente conoscere XHTML, CSS ma anche – da oggi in poi – le WCAG 2.0.
Che dire quindi: in attesa della traduzione ufficiale in lingua italiana che sarà fatta a cura di IWA, ascoltatevi quel simpaticone di David McDonald (componente del WCAG WG) che duetta con lo screen reader Jaws con due versioni della WCAG dance!