Si è concluso domenica sera l’evento che a mio avviso (e non solo mio) ha modificato il modo di vedere (e di organizzare) gli eventi dedicati alla rete. Prima della nascita del Veneziacamp gli eventi dedicati al Web si raggruppavano per “gruppi” o “caste”: da una parte si incontravano i blogger, dall’altra gli sviluppatori della tecnologia XYZ, dall’altra i politici che parlavano di innovazione, dall’altra ancora le P.A.
Grazie ad uno sforzo (non indifferente) fatto da tre veneziani che hanno creduto ad un’idea comune, supportata dall’allora vicesindaco (ed ora direttore del Parco Tecnologico di Venezia, il VEGA) Michele Vianello e tecnicamente da Expovenice, si è creato un nuovo format che ha posto per la prima volta assieme i divesi protagonisti della rete sia in campo tecnico, che politico, che economico.
Per comprendere il veneziacamp bisogna comprenderne il programma ed i numeri. Abbiamo avuto personalità di spicco come David Weinberger e Luca de Biase, parlamentari e politici di livello nazionale come Antonio Palmieri e il Presidente del Formez, nonché la presenza del sindaco Massimo Cacciari.
Per tutto il resto basta sfogliare i social network ed i blog dei partecipanti per capire che a Venezia è cambiato qualcosa: si è fatto realmente network e, come dice il buon Gigi Cogo, è stato avviato l’effetto “contaminazione”. Ora è importante che tutti diventiamo contaminatori.