Riporto una cronaca dell’amica Roberta De Rossi, presente sul luogo del “delitto”.
Ore 23.42, il sindaco fa togliere le barriere, un cordone di bimbi attraversa per primo il ponte sotto i flash dei fotografi e, subito dietro, circa duecento persone si danno alla prima scalata.
Uno sguardo verso il ponte della Libertà, un altro verso i Giardini Papadopoli… due sguardi verso l’hotel Santa Chiara, precisamente su due illuminatissime e apertissime finestre del piano nobile dell’albergo e sui due corpi nudi inequivocabilmente impegnati in una privatissima sessione ginnica, tra letto, parete e armadio!
I duecento si riversano tutti, contemporaneamente sugli stessi pochi metri di balaustra, la “piazza sopraelevata” trema un po’, ma regge. Grida di incitamento, applausi, finché i due si accorgono di non essere più soli e – dopo qualche secondo di imbarazzo – lui si affaccia alla finestra (nudo) fa ciao-ciao con la manina, prende la macchina fotografica e immortala il “suo” pubblico. chissà se lo racconterà ai nipotini!