Mentre in questi giorni la stampa ignora le problematiche di accessibilità del ponte, mentre non si sa ancora nulla sugli interventi di “ripiego” che dovranno essere applicati per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, mentre non si sa ancora nulla del destino dell’ovovia, venerdì 26 settembre 2008 sia il Corriere della Sera che Il Venezia hanno dato risalto ad un “passaggio” del ponte di Calatrava da parte di una ragazza in sedia a ruote, accompagnata dalla madre.
Voleva toccare con mano quanto fosse difficile attraversare il nuovo manufatto spingendo la figlia sù per gli scalini. Ce l’ha fatta. «Non è stato per niente difficile, perchè mi sono accorta che a differenza di tanti altri ponti veneziani, qui i gradini sono molto larghi e c’è margine di manovra – racconta la signora Caberlotto, originaria di Mestre ma residente a Venezia, in zona Ca’ D’oro da molti anni – Non ci sono problemi durante la salita, tanto meno per la discesa. È stata una grandissima soddisfazione passare da piazzale Roma alla Stazione Ferroviaria senza intoppi, e poi proseguire dritte fino a San Marcuola. Mi sono sentita libera, ci ha fatto tanto piacere».
La signora, però, giustamente precisa:
Dunque il ponte Costituzione, dopo la prova pioggia supera anche il test carrozzine: «Naturalmente a patto che ci sia un accompagnatore – prosegue la signora – altrimenti sarebbe impossibile.
E difatti le normative vigenti, già citate più volte, parlano di autonomia della persona con disabilità… in questo caso vi è un’ennesima conferma del problema.
Quello che mi colpisce è la visibilità mediatica di una passeggiata “casuale” e, come citato nel corriere del veneto, la dichiarazione della signora secondo cui “invece di polemizzare, si lavori per migliorare la città”.
Ora, se non è comunque un caso di omonimia – grazie a google – dal sito della Provincia di Venezia si scopre che la signora citata è la referente di un’associazione (A.G.R.E.) nonché presidentessa del C.I.F.. Spero di sbagliarmi, ma – a mio umile parere – sembra molto un articolo “ad hoc” per togliere il problema dell’accessibilità (prevista per legge) del ponte…