Ieri abbiamo visto che, in barba alle normative sulle barriere architettoniche, il ponte ai suoi due lati espone due cartelli che riportano il pomposo nome “pensato” dalla Giunta (Ponte della Costituzione) corredato da un bel logo con la carrozzella che invita i disabili a recarsi – in attesa dell’ovovia (ricordo, non voluta dai disabili ma dall’amministrazione comunale) – a prendere il vaporetto.
Oggi mi fanno notare (fonte: venessia.com), l’ennesima beffa, sul lato della stazione Trenitalia.
Come noterete dalla foto, per superare degli arditi scalini, è stata posta una maestosa rampa, al momento utilissima per un semplice motivo: il disabile può agevolmente recarsi a consultare il cartello che lo invita a prendere il vaporetto, può quindi tornare indietro e recarsi all’imbarcadero più vicino, mettersi in coda, far notare al bigliettaio la necessità del biglietto gratuito (se lo vede e se riesce a parlarci, visto che le biglietterie non sono idonee a dialogare con una persona in sedia a rotelle), ottenere il biglietto cercando poi di accedere all’imbarcadero (se non sovraccarico di gente) per poter infine salire su un mezzo pubblico per varcare il canale.
Che dire se non: la civiltà a Venezia si è fermata in stazione…