Segnalo agenzia che farà senz’altro discutere:
Venezia, 12 set. (Apcom) – L’architetto Santiago Calatrava, che ha realizzato il quarto ponte sul Canal Grande a Venezia, rispedisce al mittente le critiche circa l’assenza di accessi per i diversamente abili che erano previsti per il nuovo ponte, che si chiamerà Ponte Costituzione.
“Nessun appunto, di nessun tipo, può essere rivolto allo studio Calatrava circa la mancanza di accessi per i diversamente abili”. Da New York, dove si trova per seguire il cantiere della nuova stazione di Ground Zero, lo sottolinea l’architetto Santiago Calatrava. “Sono lieto che il nostro ponte sia finalmente accessibile ai veneziani, e sono lieto per le straordinarie manifestazioni di apprezzamento dei cittadini”, afferma, ricostruendone minuziosamente l’iter.
La costruzione è iniziata nel 2003, con piena responsabilità del Comune sui progressi del cantiere, gli obblighi finanziari e di tempo, gli accordi contrattuali”, ricorda tra l’altro l’architetto catalano, precisando di aver “avuto solo l’incarico di fornire consulenza architettonica e artistica, rivedendo i disegni preparati dall’appaltatore e visionando i lavori allo scopo di mantenerne la coerenza architettonica, strutturale e artistica”. “Benché nel disegno originale fossero previsti accessi con seggiovia interna per disabili – spiega – in seguito a un’istanza delle loro associazioni il Comune chiese che questi elementi fossero sostituiti con un altro sistema”. “L’innovazione – ha concluso – fu accolta, ma al successivo progetto dell’ovovia lo studio Calatrava è però del tutto estraneo”.