Nonostante tutte le lettere, nonostante seguisse con interesse le nostre proteste e nonostante avessero comunicato che il Presidente, proprio per tale motivo, non avrebbe attraversato il ponte ma si sarebbe limitato a passarci sotto con una barca, oggi 18 settembre 2008 alle ore 19.23 il Presidente Napolitano ha attraversato il ponte di Calatrava, calpestando quindi tutte le buone parole dette sino ad ora.
Ma se vogliamo aggiungere una nota, oltre al danno pure la beffa. Io ero li, sul ponte e tra le urla dei contestatori verso il sindaco Cacciari e l’assessore Rumiz (ancora temporaneamente disabile, con due stampelle) i quali indicavano il ponte come la tomba (politica) della sua amministrazione, al passaggio del Presidente ho allungato la mano, ho stretto la mano a Napolitano dicendo ironicamente “Presidente, si ricordi dei disabili!” e il Presidente, meno ironicamente, mi ha risposto: “Senz’altro”.
Che dire…. qualcuno ventilava manifestazioni ai piedi o sopra il ponte per il prossimo mese: a mio avviso vista oramai la valenza nazionale di tale problema, e visto che il Presidente della Repubblica ha completamente ignorato le richieste dei disabili, penso che l’unica cosa da fare sia proprio manifestare il dissenso davanti al Quirinale, per far capire che l’art. 3 della Costituzione esiste per tutti, e non solo per pochi.
Invece, mi ha colpito più di tutto il silenzio al passaggio del Presidente: Ci sarebbe potuto stare benissimo un applauso, per salutare la più alta carica dello stato ma invece niente, un silenzio imbarazzante. Ho avuto la netta impressione che Napolitano fosse lì, a rischiare di venire fischiato, solo per fare un piacere al Sindaco e al suo amico Calatrava…