Sulla Nuova Venezia di oggi è presente un articolo di Roberta de Rossi in relazione al comunicato stampa FISH diramato ieri relativo alla discesa in campo della federazione contro la discriminazione del Ponte di Calatrava. Al termine dell’articolo, viene riportata una serie di dichiarazioni dell’assessore Mara Rumiz.
«Non so francamente cosa fare: sull’ovovia, è vero, siamo in ritardo, ma è quasi pronta», commenta stupita l’assessora ai Lavori pubblici, Mara Rumiz, «una cosa è lamentarsi che il ponte sia stato aperto non ancora accessibile a tutti – ci siamo scusati e stiamo provvedendo – dall’altra è bocciare il progetto ovovia: si sa da anni che questa è la strada intrapresa dall’amministrazione comunale, avrebbero dovuto chiarire allora questa loro posizione. Vorrà dire che affronteremo anche questa». «Eppoi», prosegue l’assessore, «sono molto preoccupata anche per il futuro: cosa significa essere contari anche ai sollevatori? Per il nuovo ponte dell’Accademia prevediamo una piena accessibilità, ma mista, parte con ascensori parte con opere, dal momento che una rampa sarebbe stata del tutto improponibile. Neppure un sollevatore è gradito alla Fish?».