Caro sindaco, rendimi l’euro (parte seconda)

Chi segue il mio blog conosce già i precedenti e chi mi conosce sa quanto adoro le normative in materia di trasparenza amministrativa e in particolare la possibilità di poter dialogare con le amministrazioni tramite nuove tecnologie, argomento su cui tra l’altro ho da poco terminato un libro a sei mani edito da Maggioli. Ho pure tenuto un seminario a SMAU in cui ricordavo quali sono le possibilità offerte ai cittadini per ottenere servizi ed informazioni utilizzando il Web:

Essendo oramai passati oltre 100 giorni dalla data della mia prima richiesta, ho deciso di rivolgermi al difensore civico del Comune di Venezia raggiungibile tramite Web. Nella pagina principale si informa della disponibilità di nuova modulistica:

Sezione modulistica del difensore civico del Comune di Venezia

Come si noterà si consente (e ci mancherebbe, lo prevede l’art. 57 del Dlgs. 82/2005 – il Codice dell’Amministrazione Digitale) di poter scaricare dei moduli da compilare ed inviare via lettera, fax oppure e-mail ma è anche disponibile un link “moduli on line” da cui è possibile inviare la segnalazione.
Ho quindi inoltrato la segnalazione che riporto in qui di seguito in toto:

In data 21 agosto 2010 ho inviato richiesta all’urp on line per la seguente problematica (segnalazione n. 684):
“Spett.le Amm.ne,
con riferimento all’iniziativa “Veneziani in platea” sono a richiedere innanzitutto le motivazioni per cui dei posti resi disponibili dall’amministrazione comunale vengono sorteggiati con obbligo di acquisto di un quotidiano locale, nonché le motivazioni per la mancata pubblicazione del regolamento del concorso nel vs. sito Web.
Vorrei inoltre richiedere formalmente il rimborso di euro 1,00 (uno) speso per l’acquisto del quotidiano “Il Gazzettino” del 20 agosto 2010 nel quale, diversamente da quanto indicato nel vs. sito Web, non era presente il coupon indicato per concorrere. Chiedo inoltre che tale coupon venga pubblicato nella pagina dedicata all’iniziativa (anche tramite modulo interattivo) con possibilità di invio dello stesso con l’utilizzo di strumenti informatici. ”
L’urp ha comunicato che in data 23/08/2010 ha inoltrato la comunicazione all’ufficio cerimoniale. Non essendo specificati i tempi di risposta, ai sensi di legge una risposta deve esser data entro 30 giorni. Successivamente non ricevendo alcuna risposta ho inoltrato in data 16/10/2010 nuova segnalazione (842) con seguente testo: “Con riferimento alla mia nota n. 684 già in carico ai vs. uffici ed in seguito a vs. risposta del 23 agosto 2010 “in riferimento alla sua nota del 21-08-2010 la informiamo che abbiamo trasmesso la stessa all’ufficio cerimoniale in data odierna”, sono a richiedere il riferimento del responsabile al procedimento dell’ufficio cerimoniale a cui è stata inoltrata la mia richiesta dall’URP da oltre 30 giorni senza rispondere nemmeno per esporre le ragioni del ritardo.” a cui l’URP in data 18/10/2010 ha risposto di aver inoltrato la richiesta al responsabile al procedimento. Ad oggi, 8 dicembre 2010, dopo oltre 50 giorni non ho ancora ricevuto alcuna risposta in merito. A questo punto chiedo un vs. intervento per ottenere una risposta dall’amministrazione e verificare le motivazioni per cui non vengono rispettati i tempi previsti per legge nelle risposte al cittadino. Copia di tale comunicazione sarà dal sottoscritto pubblicata anche nel proprio sito Web, in cui è già stata ampiamente descritta la situazione oggetto di richiesta di delucidazioni.

Al termine della compilazione, ho provveduto all’invio del modulo ricevendo il seguente risultato.

Conferma ricezione della richiesta

Non ho ricevuto copie via e-mail della mia segnalazione in modalità automatica. Spero a questo punto che qualuno nei prossimi giorni si occuperà della mia segnalazione e/o mi informerà per mezzi telematici sull’avvenuta presa in carico della stessa.
Sia ben chiara una cosa: chiedo una risposta scritta, anche una risposta del tipo: “non rompere le scatole!” oppure un “non è di competenza del sindaco”, oppure “la modulistica era disponibile anche su altri giornali poteva comprarne degli altri” (anche se l’art. 57 del CAD prevede che la modulistica deve essere resa disponibile nel sito Web dell’amministrazione, oppure il cittadino può concludere il procedimento anche in carta semplice senza specifici moduli). Ciò che spiace come cittadino è che l’amministrazione rende disponibili strumenti per avviare il dialogo ma che poi entrando nella burocratica macchina dell’amministrazione, perdono efficacia (e quindi fiducia da parte del cittadino) a causa di direzioni/uffici che – in barba alle vigenti normative – decidono se un cittadino è degno o meno di una risposta…
… e ricordiamoci che c’è pure una norma specifica:

Art. 328 Codice Penale – Rifiuto di atti di ufficio. Omissione

Il pubblico ufficiale o l’incaricato del pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto dell’ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l’atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a lire due milioni. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa.

… e che ci sono già i precedenti.

Aggiornamento

Giovedì 9/12/2010 alle ore 14.15 ho ricevuto con piacere conferma della presa in carico della segnalazione da parte degli uffici del Difensore Civico.

Egregio Sig. Scano,

Le comunico che la Sua richiesta è stata protocollata con p.g.xxxxxx del 09/12/2010 e che, in relazione alla stessa, è stata aperta la pratica n.xxx/2010/ME.

Quest’ufficio ha già provveduto a contattare gli uffici competenti per verificare le ragioni della mancata risposta alle Sue istanze.

Rimanendo a disposizione per ogni eventuale chiarimento, Le comunico che sarà nostra cura aggiornarLa sugli sviluppi della vicenda.

Con i migliori saluti.

Dell’argomento s’è occupata pure con un articolo il quotidiano “La Nuova Venezia” il 19 dicembre 2010.

Monitorare il territorio? Arriva Ushahidi

Grazie all’amico Alessio Cartocci che si è specializzato in realizzazioni di applicazioni Web per la georeferenziazione, ho conosciuto l’applicazione Ushahidi che ho provato subito ad installare nel mio sito Web.

Ma di cosa si tratta? Ushahidi è una bella applicazione open-source che per funzionare necessita esclusivamente di PHP e MySql e consente di segnalare incidenti/problemi e di ricevere avvisi.


Le potenzialità sono infinite:

  • un’amministrazione comunale necessita di effettuare il monitoraggio dei problemi di “civilità urbana”: abbandono rifiuti, problemi di illuminazione pubblica, danni alle strade, allagamenti, ecc.
  • un’associazione di cittadini desidera raccogliere problemi di una determinata zona per portarli all’attenzione dell’amministrazione locale o della società di competenza (esempio: problemi di fornitura di energia elettrica, impianti idrici, condutture gas, telefonia, ecc.
  • i cittadini possono utilizzare il sistema per segnalare problemi di traffico e/o incidenti che causano l’interruzione di strade, ecc.
  • un’organizzazione (protezione civile) può utilizzarla per raccogliere segnalazioni da parte dei cittadini in caso di alluvioni e/o pericoli, ecc.
  • un’associazione di disabili che desidera ricevere segnalazioni su problemi di accessibilità (barriere architettoniche)
  • un partito che vuole monitorare in tempo reale i risultati elettorali di ogni seggio rendendoli pubblici…

Si potrebbe continuare ad elencare i possibili usi per ore. Ushahidi da la possibilità di fornire segnalazioni archiviandole per categorie (definite dall’amministratore del sito), nonché di poter fornire foto e video a supporto della segnalazione. Ricevuta la segnalazione l’amminstrazione può inserirla on-line come “confermata” (se effettua verifica diretta) oppure può lasciare agli utenti la decisione se supportarla o meno sia tramite “like” o “dislike”, sia tramite commenti.

Il prodotto prevede la possibilità di effettuare analisi delle zone più a rischio, con maggiori segnalazioni e consente soprattutto agli utenti di registrarsi per ricevere segnalazioni di determinate categorie di incidenti che si svolgono nell’arco di un certo numero di metri o km. da una determinata posizione.

Ma non finisce qui: grazie ad una serie di plug-in è possibile integrare il prodotto con servizi di segnalazione via sms/mms: in questo modo l’utente può utilizzare un qualsiasi telefono per inviare la propria segnalazione.

L’uso di questa opzione è stato recentemente testato in Pakistan, a seguito di un’alluvione con buoni risultati.

Nei laboratori di Ushahidi si sta lavorando molto per un’integrazione multimodale. Sono già presenti applicazioni dedicate (sempre fornite di sorgente) per Iphone, Android e per applicazioni basate su Java. Sono inoltre presenti versioni beta di moduli per l’integrazione per i più diffusi CMS come Drupal e WordPress.

L’applicazione sta avendo una discreta diffusione nel modo, da quanto dimostra la mappa di seguito riportata.

Diffusione di Ushahidi

E in Italia? Una realizzazione segnalata nel sito Ushaidi è Open Foreste Italiane :

Open Foreste Italiane vuole offrire la possibilità di condividere informazioni georeferenziate utili nelle attività  di prevenzione dell’incendio boschivo. L’idea è di creare un “luogo” in cui sia possibile segnalare strutture e servizi utili attingendo alla conoscenza e all’esperienza di chi si occupa di prevenzione e di gestione di questo rischio. Questo non significa sostituirsi alle istituzioni e alle organizzazioni, ma proporsi come area di raccordo, a disposizione di tutti, per permettere lo scambio e il dialogo tra i diversi attori che operano in questo campo.

Il prodotto – nelle sue differenti versioni per diverse piattaforme nonché moduli aggiuntivi e localizzazione (disponibile anche in italiano) è liberamente scaricabile dall’area download.

Per le P.A. che vogliono garantire al cittadino la possibilità di interagire e segnalare problematiche ora non ci sono più scuse legate al costo di queste piattaforme: non servono soldi ma volontà di aprirsi alle richieste della cittadinanza (anche se a volte è più semplice aprire il portafoglio).

Facebook Mail?

Presumo che non sia il prodotto in uscita oggi, ma accedendo a mail.facebook.com si arriva qui… https://mail.thefacebook.com/

Penso sia ben chiaro che il nuovo prodotto di Facebook non è questo ma notare che Facebook utilizza Microsoft Exchange fa un po’ sorridere 🙂

Qual’è la novità quindi di Facebook? Si tratta di Facebook Messages, presentato oggi nel canale Livestream di Facebook:

Watch live streaming video from facebookinnovations at livestream.com

Hai fretta per vedere tutto il video? Consulta questo che descrive brevemente le novità del servizio:

INPS: lasciate ogni speranza o voi che contattate (parte seconda)

Se avete letto la prima parte della storia, penso sarete curiosi di leggere il (lieto?) finale.

Oggi, 12 novembre 2010 ricevo una lettera tramite posta prioritaria dall’INPS. Si, avete letto bene: dal 5 agosto 2010, data della mia richiesta della seconda parte del PIN per accedere al servizio, l’ho ricevuto solo oggi.

La lettera che accompagna il PIN, su carta lucida, datata 4 novembre 2010, mi informa che “a seguito della richiesta […] presentata in data 03/11/2010 …[…]” mi veniva fornita la seconda parte del codice di identificazione, informandomi altresì che potevo utilizzarla assieme alla prima parte ricevuta via e-mail (in data 5 agosto 2010) per accedere alle mie “informazioni personali, conservando la necessaria riservatezza” in quanto “la procedura di comunicazione in due parti è stata adottata per garantire la segretezza del codice personale”.

Recupero quindi la prima parte e – come avveniva per il vecchio cartone animato Shezzan – unisco le due parti per accedere al servizio, per poter finalmente accedere a visualizzare le informazioni.

Finalmente, come ogni cittadino avrò il mio diritto di accesso alla sezione INPS dedicata ai servizi per il cittadino. Troppo bello per essere vero! E difatti, non è proprio così.

Inserisco in modo diligente, uno ad uno, tutti i primi 8 caratteri in mio possesso tramite l’e-mail ed i successivi 8 caratteri ricevuti nella preziosa lettera: mi sento emozionato… ma da emozionato divento preoccupato quando mi compare la schermata seguente:

 

L’immagine è chiarissima: caro utente il PIN che hai inserito è scaduto oppure è la prima volta che lo si utilizza e deve essere modificato. Ma come? Ma se mi è stato scritto chiaramente che il PIN è stato spedito in due pezzi con modalità differenti proprio per garantirmi un accesso riservato! E ora lo devo ricambiare? Armato di coraggio, seleziono il pulsante “Avanti” e mi attende un’ennesima brutta sopresa…

Mi guardo in giro pensando di esser nel bel mezzo di una Candid Camera, ma purtroppo sono solo a casa e pertanto comincio a sudare freddo. Leggendo pian piano ogni singola parola mi rendo conto che mi stanno dicendo: caro Roberto Scano, ora ti genereremo un nuovo PIN che dovrai stamparti e/o annotarti in quando successivamente verrà verificato e così si concluderà la procedura di attivazione del nuovo PIN. Mi informano altresì che il vecchio PIN lo potrò utilizzare come lettiera per le mie gatte.

Ed ecco finalmente il mio bel PIN suddiviso in due parti come il precedente ed identificato lettera per lettera da cifre da 1 a 8 e da 9 a G (vorrei capirne la logica, ma penso sia difficile entrare nelle fini menti che hanno partorito tale oggetto…). Vengo quindi avvisato di segnarmi o stamparmi il PIN prima di continuare e poi di procedere con il tasto “Avanti” e penso: dai, oramai ci siamo!

E come sempre sono il solito ottimista… ora arriva il bello! Mi chiedono di inserire prima il vecchio PIN (per fortuna che non l’ho distrutto!) e poi il nuovo PIN e mi segnalano che alla fine dovrò selezionare il pulsante “Termina”.

Procedo… e il passo successivo mi conferma che è tutto a posto: ora posso accedere al servizio! Ma chiaramente mica tengono la sessione aperta, eh no! E quindi mi ricollego dalla (caotica) home page ed accedo come indicato nella lettera ai “servizi on line – per il cittadino”: peccato che ora la voce di menu è cambiata e si chiama “Al servizio del cittadino”.

Accedo quindi, consulto un po’ di informazioni anche se non riesco a trovare informazioni antecedenti al 2001, faccio un estratto dei miei contributi e a questo punto, mi do alla stampa!

Attenzione: si è verificato un errore. Stampa momentaneamente non disponibile

Dieci anni con il CRIBA. Dalle Barriere Architettoniche al Benessere Ambientale

Pronto il programma e aperte le iscrizioni al convegno per il decennale del CRIBA

Diritti esigibili e impatto culturale della Convenzione ONU, accessibilità, ICF (Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute) e le sue applicazioni sono soltanto alcuni degli argomenti che verranno affrontati il 15 novembre (ore 9, presso la Sala Polivalente, viale Aldo Moro 50, Bologna) al convegno “Dalle barriere architettoniche al benessere ambientale . I nuovi scenari aperti dalla Convenzione ONU per le persone con disabilità”, in occasione del decennale del CRIBA – Centro Regionale di Informazione sul Benessere Ambientale.

Il convegno, moderato da Mauro Sarti (Redattore Sociale) e Roberto Scano (Presidente IWA ITALY e consulente in tema di accessibilità), dopo i saluti dell’assessore alle Politiche Sociali Regione Emilia-Romagna Teresa Marzocchi, vedrà la partecipazione di Leris Fantini, responsabile CRIBA, dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Emilia Matteo Sassi, Matilde Leonardi, coordinatore scientifico progetto ICF in Italia, Giampiero Griffo del Consiglio nazionale sulla disabilità FISH, Nelson Bova giornalista RAI, Franco Bomprezzi Vita Magazine, Stefan Von Prondzinski del Cerpa Italia, Lucilla Frattura, coordinatore Centro Collaboratore Italiano dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Famiglia delle Classificazioni Internazionali, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Thomas Casadei consigliere regionale-LAB di laboratorio forme della discriminazione Istituzioni e azioni positive e Paola Bucciarelli architetto 4 inclusion.

Per iscriversi è necessario compilare la scheda di iscrizione da inviare via fax (0522585582) o via e-mail (criba@criba-er.it) entro l’8 novembre 2010.