AVG: e ora tocca a Flash

L’aggiornamento di oggi di AVG Free ne ha combinata un’altra di nuova…
Qualche giorno fa in un articolo su Punto Informatico veniva segnalato un problema relativo al noto antivirus, che inspiegabilmente cancellava dei file di sistema causando il blocco del PC degli utenti con Windows XP.
Ora mi trovo sul mio PC con Vista con questo messaggio:
AVG cerca di eliminare il plug-in per Flash
La soluzione? Andare nelle impostazioni avanzate ed escludere la cartella di Adobe Flash Player da quelle per cui si chiede il monitoraggio dell’antivirus.

Scano babau, ovvero Lei non sa chi conosco io!

Leggo divertito l’articolo di Livio Mondini in cui vengo dipinto come un babau, da utilizzarsi nei momenti in cui ti sei giocato tutte le carte… e quindi tenti con il grande bluff.
Scrivo questo pezzo perché non è la prima volta che mi capita di sentire che qualcuno usa il mio nome a difesa del proprio lavoro, come “scudo spaziale” da qualsiasi attacco. Marco Bertoni ha riportato un altro caso di cui ero informato.
Colgo quindi l’occasione per sfatare alcuni miti:

  1. Non sono (e non miro) a diventare Papa quindi nessuno viene benedetto dal sottoscritto, e nessuno parla a nome del sottoscritto.
  2. I lavori da me realizzati sono elencati in questo sito e/o in siti con link a questo sito Web. Tutti gli altri (salvo dimenticanze mie, che vi chiedo di farmi notare visto l’avanzare dell’età) non sono opere mie.
  3. Non è vero che costo “un botto”. Girano voci che io ed altri esperti di accessibilità ci muoviamo per cifre da “top escort”. Queste chiaramente sono diffuse da chi non vuole farmi lavorare con le piccole imprese / piccole P.A.
  4. Non ho una villa con i proventi della 4/2004 e dei libri.
  5. Mi piace lavorare in gruppo, ovvero per ogni lavoro che mi arriva mi piace coinvolgere professionisti. Poi mi sembra ben chiaro che preferisco prefessionisti soci IWA, che conosco e stimo, e penso possano testimoniarlo in molti
  6. Non sono cattivo come mi dipingono. Chi parla male di me o non mi conosce, oppure ne parla male per il semplice motivo di non consentire al cliente di avere pareri indipendenti.

Per il caso specifico di Livio che dire? Purtroppo è uno dei casi in cui si usa male il buon nome di qualcuno per promuovere qualcosa che qualitativamente è inferiore a quanto dichiarato (l’esempio su tutti, il problema della conformità del codice).
Alla fine questa storia mi ricorda un vecchio cartone animato che vedevo da piccolo…


Nel XVII secolo il Giappone era amministrato ormai da diverso tempo dalla classe militare dei samurai, al cui vertice c’era lo shogun. In quel particolare periodo gli shogun appartenevano alla famiglia Tokugawa e uno dei suoi membri, il vice-shogun Tokugawa Mitsukuni del clan Mito, passò alla storia per un curioso motivo. In tarda età aveva preso l’ abitudine di girare in lungo e in largo il Giappone travestito da vecchio viandante, per potersi rendere conto in prima persona delle condizioni del suo popolo. Era accompagnato dai suoi più valorosi guerrieri (anch’ essi in incognito), che intervenivano quando era il caso di riportare la giustizia. Questa serie animata riprende questo particolare episodio storico, e così ritroviamo l’ anziano shogun Mitsukuni Mito accompagnato dall’ imbattibile spadaccino Shuke, dal superforzuto Onatsu (che grazie a una benda magica aquisiva la forza di cento uomini !), dal ninja discolo Sutemaru e dal suo inaffidabile cane Don Be.
Al numero di questa scorta fissa, si aggiungono a tratti altri due personaggi:la dolcissima principessa Kaku e una ragazzina, Yuki, piccola peste che darà del filo da torcere al coetaneo Sutemaru, esilaranti le loro litigate.
Nel corso del loro viaggio, i protagonisti si imbatteranno in storie e personaggi diversi che hanno come denominatore comune i soprusi e le angherie dei potenti, piccoli signorotti locali, a discapito di una popolazione povera e operosa, contadini soprattutto. In ogni episodio, i valorosi agli ordini dello shogun si ribellano a tutto ciò, combattendo per la giustizia e, a battaglia finita, Suke mostra agli sconfitti lo stemma di Mitsukuni Mito, rivelando l’identità di colui che tutti credono, ogni volta, soltanto un povero vecchio.
Questa era senz’altro la parte più divertente di ogni episodio, perchè alle parole: “Inchinatevi al cospetto dello shogun Mitsukuni Mito”, i cattivi si arrendevano al suo potere implorando perdono, ricostituendo così ordine e giustizia.

Chiedo comunque a tutti di comunicarmi via e-mail eventuali abusi del mio nome: fino ad ora son stato buono… ma non c’è nulla di peggio di un buono quando si arrabbia. Anche perché ricordarsi delle persone solo quando serve… quello si che fa incazzare!
E per fortuna non ho trovato ancora qualche furbacchione che usa il mio nome come “tag” per le pubblicità su Google… altrimenti si, in questo caso, farò di tutto per farmi una villa – a sue spese.

Ladro? No, utente Imob

Ore 10.40 di oggi, supermercato Prix Quality al Lido di Venezia. Sono in coda alla cassa ed ho solo un cliente davanti. Il signore posiziona la spesa, effettua il pagamento e si appresta ad uscire…. ma iniziano i problemi. Eh si perché inizia a suonare l’allarme furto, il classico suono e lampeggio di luci che informa le cassiere su possibili furti in negozio.
Chiaro è l’imbarazzo di questo signore, tra l’altro vestito in maglione e jeans e pertanto senza spazio “fisico” per nascondere, che ne so, cotechini o prodotti similari.
Passa e ripassa, continua a suonare. A questo punto la cassiera fa una domanda: “per caso ha l’imob”? Ed il cliente prontamente lo estrae, lo passa alla cassiera e – miracolosamente – il sistema non segnala più il potenziale furto. Il cliente – chiaramente più tranquillo – fa notare che una cosa similare è successa anche in altri supermercati di altre catene (Billa, per la precisione) e che quindi il problema è legato al sistema RFID presente nel sistema Imob.
Già a suo tempo erano stati segnalati problemi di “privacy” legati a Imob.

Attenzione quindi… che non solo Imob consente di tracciare l’utenza, ma consente anche di fare delle magre figure nei negozi dotati di sistema antitaccheggio basato su RFID!

CNIPA: arriva la riorganizzazione

Apprendo da pubbliaamministrazione.net che il ministro per la Pubblica Amministrazione e Innovazione Renato Brunetta ha annunciato la ristrutturazione del Cnipa che dovrebbe lavorare “a progetto” sotto la supervisione del Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie.
La riorganizzazione del Cnipa, come preannunciato nel Piano Industriale per la Pubblica amministrazione presentato dal ministro per la PA e Innovazione Renato Brunetta, sta per essere avviata. Imminente anche il riordino di Formez (Centro di formazione e studi) e Dit (Dipartimento Innovazione e Tecnologie).
Il ministro pensa a un sistema di finanziamenti vincolati a singoli progetti per tutto ciò che riguarda il processo di miglioramento dell’informatizzazione del settore pubblico. Il piano industriale parla inoltre di “rivisitazione e rinnovamento delle missioni”.
Forse grazie a questa azzeccata scelta di Brunetta si potrà pensare ad un rilancio del progetto accessibilità della P.A.

Calatrava: l’ovovia prende il via

Riporto un articolo di Roberta de Rossi apparso sulla Nuova Venezia di oggi dedicato all’ovovia e alle tecniche per evitare le cadute sul ponte di Calatrava.

VENEZIA. Tempo permettendo, sul Ponte della Costituzione s’incomincia a lavorare per l’ovovia per disabili e per la posa delle strisce fluo anti-caduta, che dovranno segnalare il cambio di passo dei gradini.
In settimana, infatti, lungo la fondamenta lato piazzale Roma, inizierà l’allestimento del cantiere per la posa lungo l’arco disegnato da Calatrava della rotaia che farà scorrere l’ascensore. Man mano che procederanno i lavori, sarà realizzato un castelletto «volante», che si aggancerà alla fiancata del ponte. Nel frattempo, entro il mese, si dovrà completare l’assemblaggio e carenatura dell’ovovia.
Il termine dei lavori sarà prenatalizio, dal momento che l’ultimo contratto tra Comune e Cignoni fissa al 17 dicembre la consegna per l’opera, che – da contabilità ufficiale del Comune – costerà 1,062 milioni di euro: ma la consegna dell’ovovia non significherà la sue entrata in funzione, sulla quale non ci sono ancora date certe.
«Dal 17 dicembre scatteranno i termini per il collaudo del sistema traslante, verifiche effettuate da una commissione esterna e che non dipendono dal Comune», chiosa l’ingegner Salvatore Vento, direttore del settore Territorio e Lavori pubblici del Comune e responsabile del procedimento.
Nel frattempo, gli operai interverranno anche per posare le piccole strisce fosforescenti che segnaleranno ai passanti il cambio di passo tra la passerella superiore del ponte, i primi gradini a pedata doppia e quelli singoli. Un intervento di segnalazione necessario dopo che in tanti sono inciampati (se non addirittura caduti a terra) per non aver percepito in tempo il cambio di passo: la perfetta geometria del ponte disegnato dall’architetto Santiago Calatrava trae, infatti, in inganno l’occhio.
«Saranno posate piccole strisce di due centimetri di larghezza in corrispondenza delle alzate dei gradini, dove c’è un cambio di passo», spiega ancora l’ingegner Vento, «nei giorni scorsi erano state pulite e “sgrassate” le parti in pietra d’Istria interessate dall’intervento, ma poi non siamo potuti intervenire a causa della pioggia, che non ha permesso la posa delle strisce. Comunque, siamo pronti: sperimenteremo questa nuova segnalazione per vedere se sarà sufficiente a risolvere gli inconvenienti ed aiutare tutte le persone a percepire il cambio di pendenza».