BioWashBall: il test del PH

Come anticipato in alcuni commenti mi sto attrezzando per fare il test del PH. In questi giorni ho già ricevuto lo strumento per fare il test e le due soluzioni per la calibrazione dello strumento. Per correttezza oggi ordinerò anche una nuova BioWashBall, per effettuare il test con una palla nuova e quindi mai utilizzata.
In attesa del test, è stato segnalato questo nuovo video in cui vengono testate acqua, acqua con detersivo e tre differenti tipi di “wash ball”.
https://www.youtube.com/watch?v=dlavLI4hEa8

BioWashBall: la replica di Nicola Ottomano

Ricevo e volentieri rendo disponibile con un post una serie di chiarimenti offerti da Nicola Ottomano, il ragazzo che ha partecipato in trasmissione a Mi Manda Rai Tre in relazione alla Biowashball.
Nicola che ha confermato la veridicità delle sue dichiarazioni, mi suggerisce di focalizzare l’analisi su quanto segue (riporto testo con formattazione dei grassetti come da messaggio originale).

Il report è questo, ti consiglio di dargli una lettura: http://grillipedia.org/index.php/Biowashball.
Dopo il post in cui Beppe attacca Mi manda rai 3 e ci sbologna come gli ultimi imbecilli di questo mondo, molte persone, me compreso, si sono risentite. Noi di Milano ci abbiamo davvero messo l’anima in questa cosa. I ragazzi di Bergamo e quelli di Brescia erano uniti per svelare quella che noi pensiamo essere una truffa (pensa, Bergamo e Brescia uniti! Un miracolo!). Perchè Beppe ha preferito rimanere sulle sue posizioni quando molta gente del suo movimento si è spesa per produrre vera informazione? Quanto meno avrebbe dovuto pubblicare il link a grillipedia, il nostro repository di informazioni. Perchè Beppe parla di democrazia della Rete, di cose che nascono dal basso e poi ci liquida così senza darci la possibilità di replicare?

A me i produttori della washball mi devono ancora rispondere perchè dichiarano che il pH sale a 10 e che si producono raggi infrarossi se poi questo non è vero. Tu se vai a comprare un PC e ti dicono che ha 2 GB di RAM e 200 GB di Hard Disk, tu ti aspetti che abbia quelle caratteristiche. Se invece ci mettono 512 MB di RAM e 80 GB di HD, tu ti incazzi? Non è forse truffa?
Poi voglio sapere perchè hanno pubblicato dei certificati di lavaggio in acqua distillata e non hanno pubblicato certificati sul funzionamento chimico-fisico della palla.

Ritengo anche che possa essere rilevante la parte della discussione sul Meetup di Milano.

Oggi ho ricevuto tutto il materiale per fare il test del PH, nei prossimi giorni farò questo test e ne pubblicherò i risultati.

Google Chrome: finisce la beta

Leggo solo ora che un paio di giorni fa Google ha annunciato nel suo google blog la prima versione stabile di Google Chrome, il browser di “Big G”.
Rispetto alla versione beta sono state migliorate la gestione dei contenuti multimediali nonché la velocità di esecuzione degli script.
Ora bisognerà provarlo sul campo 🙂

WCAG 2.0: inizia una nuova stagione

11 dicembre 2008: una data che verrà ricordata come il passaggio definitivo tra l’era dell’accessibilità vista come un vincolo e limitante (pensiero di alcuni) per gli innovativi sviluppatori e l’era in cui le nuove WCAG 2.0 saranno un riferimento per garantire una serie di principi basilari di sviluppo per consentire a chiunque di poter interagire non solo con le classiche pagine Web ma con le recenti tecnologie del cosiddetto “Web Collaborativo” (o Web 2.0).
Mi fa piacere personalmente che nello sviluppo di questa specifica ci sia un po’ di storia scritta da IWA e di impegno del sottoscritto e di colleghi che – anziché divertirsi – hanno passato giornate (e nottate) a seguire discussioni in mailing list, a difendere principi di sviluppo, ad organizzare il primo incontro del gruppo di lavoro in Italia, a lavorare per sviluppare una normativa (la legge 4/2004), oggi esempio per gli altri paesi europei.
Molti penseranno che siamo arrivati alla meta, ma ora il problema più grosso sarà di far recepire agli sviluppatori la necessità di inserire nelle loro competenze la conoscenza dei principi basilari dell’accessibilità: un buon sviluppatore deve chiaramente conoscere XHTML, CSS ma anche – da oggi in poi – le WCAG 2.0.
Che dire quindi: in attesa della traduzione ufficiale in lingua italiana che sarà fatta a cura di IWA, ascoltatevi quel simpaticone di David McDonald (componente del WCAG WG) che duetta con lo screen reader Jaws con due versioni della WCAG dance!