SMAU 2009 Milano: corporate blog e unpacking SMAU

In occasione della sua 46ma edizione l’Esposizione di Information and Communications Technology debutta nella blogosfera per aprire un nuovo fondamentale canale di comunicazione attraverso cui far parlare il mondo dell’innovazione.
SMAU, storico punto di riferimento per il mondo delle nuove tecnologie, sta affrontando ormai da diverso tempo un’importante trasformazione del suo format, con lo scopo di rendere il Salone una piattaforma in grado di diffondere la cultura dell’innovazione in Italia.
In quest’ottica di rinnovamento in occasione della sua 46ma edizione in programma dal 21 al 23 ottobre a Fieramilanocity, Smau lancia il suo primo Corporate Blog, inaugurando una via di comunicazione nella blogosfera, capace di interpretare in maniera sempre più efficace il mondo delle nuove tecnologie.
“Il Blog di Smau vuol essere uno strumento che abbatta le barriere comunicative tra chi produce tecnologia e le aziende e le persone che quotidianamente ne fanno uso. – dichiara Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau – Vogliamo proporre Smau come un nuovo intermediario tra gli attori protagonisti del pianeta ICT, per favorire tra loro un dialogo libero, efficace, semplice nei contenuti. La vision del processo di rinnovamento di Smau si fonda in primis sull’importanza dell’interazione e la rete ormai è chiaramente il vero punto nevralgico nella comunicazione: per questo riteniamo la Blogosfera un universo imprescindibile per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati.”
La nuova iniziativa di Smau vuol essere in parte anche il recupero di quell’approccio informale alle nuove tecnologie proposto anni fa da Webbit, manifestazione di grande successo lanciata proprio da Pierantonio Macola e dedicata agli appassionati del mondo IT: in rete e nella blogosfera il Corporate Blog di Smau mira a riaprire un nuovo spazio di confronto dal linguaggio semplice ed immediato che possa guidare verso la via all’innovazione.
E proprio per seguire questa filosofia che vuole privilegiare l’interazione diretta, il Corporate Blog Smau sarà creato in collaborazione con gli utenti della rete: sono già online infatti su SenzaFiltro.biz un Post ed un sondaggio che permetteranno di suggerire il nome del blog, i temi da trattare, le persone dell’organizzazione con cui si preferisce interfacciarsi e altro ancora per sviluppare un progetto davvero coinvolgente.
Ma non è tutto: Smau si prepara ad accogliere i blogger direttamente in fiera ad ottobre, con un momento a loro completamente dedicato. Facendo seguito all’evento pilota tenutosi in occasione di Smau Business Brescia, sbarca anche a Milano Unpacking Smau, evento in programma a Fieramilanocity martedì 20 ottobre – dunque un giorno prima dell’apertura ufficiale del Salone -, per mostrare in anteprima ai blogger i prodotti, le soluzioni e le curiosità che il resto del pubblico professionale di Smau vedrà solo a partire dal giorno dopo.
Fonte: ufficio comunicazione SMAU

Convegno Nazionale sull’innovazione 2009: lo streaming

No video
Spiacenti, il servizio che state cercando non è disponibile, riprovate nel 2010 quando (forse) ci si renderà conto che la rete è uno dei cardini per la crescita e la diffusione dell’innovazione, non solo uno strumento da utilizzare come mezzo per “spammare” iniziative che poi restano chiuse tra quattro mura in cui l’età media si aggira sopra al mezzo secolo.

La rete è libera! (solo quando vi serve)

Resto stupefatto, partendo da una mia considerazione fatta tramite twitter, di come la normativa che prevede la cosiddetta “pausa di riflessione” (o “silenzio elettorale”) non contenga alcun riferimento a tecnologie di comunicazione differenti dalla televisione. Eh si da quel poco che ho approfondito nel sito del Ministero dell’Interno, non esiste alcun “silenzio elettorale” per il Web.
Qualcuno potrebbe subito obiettare: eh ma pubblicare nel Web è come affiggere un cartellone o distribuire volantini che possono essere letti anche nel periodo di pausa di riflessione. Su questo sono concorde ma su quanto successo oggi non lo sono per nulla in quanto una cosa è mantenere dei contenuti pubblicati nei giorni in cui era consentita la pubblicità elettorale, altra cosa è uscire con pubblicità elettorale nel periodo di “riflessione”.
Cito da La Stampa.

YouTube viola il silenzio elettorale con un’intervista ad Antonio Di Pietro e Maurizio Gasparri realizzata dal massmediologo Klaus Davi e on air questa mattina, a partire dalle ore 10.40, sul canale di «KlausCondicio», il primo programma televisivo di approfondimento via web. Il leader dell’Italia dei Valori e il presidente del gruppo parlamentare del Popolo della Libertà al Senato hanno raccolto l’invito a partecipare a una puntata speciale pre-elettorale rivolto loro dal conduttore, che ha comunicato ai due politici di voler così infrangere provocatoriamente le norme sul divieto di propaganda politica a ridosso delle consultazioni europee e amministrative.

Innanzitutto va chiarito se quello trasmesso da Klaus Davi è da considerarsi un canale televisivo (e qui si lascia spazio ai legali, non è il mio campo e non voglio addentrarmici) e se chiaramente è considerato tale è stata violata la normativa che prevede il silenzio elettorale. Citando sempre La Stampa risulta chiaro che comunque il silenzio elettorale andrebbe rispettato.

La normativa sul silenzio elettorale, secondo quanto precisato nelle circolari diramate dal Ministero dell’Interno e altresì indicato nei regolamenti attuativi della par condicio adottati per le elezioni europee e amministrative dalla Commissione parlamentare di vigilanza sui servizi radiotelevisivi e dall’AgCom, stabilisce «che, in relazione alle consultazioni previste per oggi, sabato 6 giugno, a partire dalla ore 15.00, e domani, domenica 7 giugno, l’inizio del periodo di silenzio elettorale è fissato a decorrere dalle ore 24 di venerdì 5 giugno e si concluderà alle ore 22 di domenica 7 giugno. Il divieto di propaganda politica diretta e indiretta –si legge testualmente nel comunicato dell’AgCom- riguarda naturalmente anche le emittenti radiotelevisive e si estende alla riproposizione delle posizioni politiche espresse nei giorni precedenti il divieto».

Cosa mi lascia perplesso? Non tanto la dichiarazione di Gasparri che già a suo tempo ha purtroppo dimostrato poca competenza in materia di internet, quanto la dichiarazione del paladino della legalità Antonio di Pietro secondo cui «Anche per noi non sussiste alcun problema. Oggi e domani non si può fare pubblicità elettorale sulle tv pubbliche, ma la Rete è libera. Anche noi dell’Idv saremo presenti in streaming sul mio blog e voglio proprio vedere se qualcuno avrà da ridire».
Che dire se non restare allibiti: ma la rete allora è libera quando serve a loro e “se qualcuno ha da ridire” che succede? Ci si barrica dicendo che la rete è libera (quando serve a loro)? Purtroppo queste difese della rete si vedono solo in queste occasioni o in qualche convegno più o meno importante… poi nei fatti – almeno da quanto ho potuto cercare nei progetti di legge presentati sia alla Camera che al Senato – il nulla.