Un plug-in per integrare booking.com in WordPress? Ora c’è!

A volte dei prodotti nascono per caso, come necessità individuali per poi diventare delle soluzioni disponibili per tutti.
E’ il caso di questo plug-in, nato dalla necessità di migrare un sito Web attivo dal 1998 da tecnologia windows-based alla piattaforma WordPress (attività svoltasi tra l’altro con poca necessità di interventi, stante l’uso di XML per esportare e reimportare i dati). Il vecchio sito Web aveva un’integrazione con booking.com, rinomato sistema di gestione prenotazioni, ma non era ottimizzato. Vista la mia passione per gli standard, ho pensato: perché non implementare un plug-in che, recuperando dati di georeferenziazione (latitudine e longitudine di un post/pagina), si occupa di consigliare gli hotel vicini ad un luogo, ad un evento, ad una particolare attività?
Qui allora è nata la sfida di sviluppare un plug-in per wordpress per la promozione degli hotel che consentisse però una semplice gestione da parte di chi pubblica i contenuti.
Per chi ha avuto modo di studiare XML-RPC e la relativa documentazione di booking.com sa che non è una cosa semplicissima. Beh, con questo plug-in abbiamo consentito di renderla semplice in quanto fornendo i dati di accesso alle API, le città e i campi descrittivi richiesti nonché le traduzioni nelle varie lingue (il plug-in è compatibile tra l’altro con WPML), è possibile recuperare dati e immagini degli hotel, rendendo quindi semplice (tramite personalizzazione del CSS) la visualizzazione nel look & feel del nostro sito Web.
Poteva poi mancare un motore di ricerca con verifica in tempo reale dei prezzi e delle disponibilità degli hotel? Tramite un semplice widget e/o inserendo uno shortcode e/o del semplice codice PHP, con Hotelsnearyou è possibile inserire pure queste informazioni.
Le funzionalità sono moltissime e ne saranno via via implementate di nuove chiaramente se il prodotto avrà l’aspettato successo.
Per ora è possibile pre-ordinarlo a prezzo scontato (Eur 89 anziché Eur 129) e vederlo in azione sul sito dedicato.

Nasce Free News on Line

“Free news online nasce per offrire una lettura della realtà italiana. Mette a disposizione una chiave interpretativa delle notizie, un modo per interpretarle, un ordine per meglio comprenderle. Nasce per presentare e far nascere idee, la materia prima che scarseggia in un Paese che si culla nel luogo comune e nella faziosità, che anima scontri roventi, talora forsennati, ma troppo spesso privi di contenuto reale.”

Così comincia l’editorale di Giacalone per l’uscita di free news on line, una nuova testata con finalità di discussione di notizie calde.
Ed ho quindi pensato di dare un mio contributo, offrendomi di collaborare con questa nuova testata giornalistica per parlare e discutere di tematiche inerenti la rete, la sua evoluzione, le problematiche, ecc.
Ed ho iniziato con un argomento particolarmente caldo: “Le professionalità presenti in rete: è ora di censirle?“.
Si tratta di una tematica che riprenderò anche nei successivi articoli, ricordando che nel nostro paese è attivo da qualche anno un gruppo di lavoro che coinvolge aziende, associazioni ed enti operanti nel settore con la finalità di proporre un framework di riferimento, per consentire una maggiore collaborazione tra le diverse professionalità impiegate all’interno di progetti, identificando chiaramente le singole potenzialità e responsabilità in ambito progettuale ed esecutivo.
Cerchiamo quindi di portare la rete e le tematiche della rete anche in quotidiani non specialistici, iniziamo a parlare di rete ed economia della rete con esperti di altri settori. In poche parole, discutiamone!
… e per far capire che qualcosa sta cambiando, ecco un tecnologico Renato Brunetta che sfoglia il quotidiano con l’iPad.

Posta Certificata: la mia esperienza


Alla fine mi sono deciso, ed oggi mi son recato ad uno dei tre uffici postali abilitati di Venezia Centro storico per concludere la procedura di assegnazione della mia casella di posta certificata.
In questi giorni se ne è parlato molto, chi bene, chi male, beh oggi vi racconto la mia piccola esperienza.
Il giorno dell’attivazione ero presso lo studio di un amico ed insieme abbiam tentato di attivare la casella e-mail.
Da accessibilista, visionando il sito postacertificata.gov.it, ho subito notato che il sito, purtroppo, non è conforme alla legge 4/2004 – ma su questo argomento magari farò un articolo specifico.
Procediamo comunque con la richiesta on line che richiede diversi step, dopo i quali riceviamo un bel “gateway error” e desistiamo. Ma, miracolosamente, dopo 24 ore circa riceviamo comunque una comunicazione tramite e-mail relativa al buon fine (!!!) dell’operazione con invito a recarsi agli uffici postali abilitati per terminare la pratica.
Qualche dubbio comincia quindi a sorgermi, visto che – tra l’altro – nel modulo non era presente alcuna informativa sul trattamento dati inviati e che la pagina con l’informativa sulla privacy non indica che tra i dati trattati vi sono quelli inseriti ma si limita a parlare di dati di navigazione e cookies…
Stamane comunque mi armo di buona volontà e mi reco all’ufficio postale. Accedendo vedo un bel cartello “fai da te” che informa l’utenza per la PEC è necessario utilizzare gli sportelli di spedizione pacchi. Arriva quindi il mio turno ma alla mia richiesta di PEC la dipendente fa una faccia come se le avessi chiesto chissà cosa ma poi, quando le ho sciolto l’acronimo, mi ha reindirizzato ad una collega presso uno sportello chiuso. La collega si è dimostrata subito competente, mi ha richiesto documento d’identità e codice fiscale, ha effettuato la stampa del contratto (sbagliandosi di stampante… immaginate quindi una stampa di un bel pdf corposo nelle stampanti ad aghi… 5 minuti circa…), me lo fa sottoscrivere, me ne fa copia e mi avvisa che nell’arco delle successive 24 ore la casella sarebbe stata attiva.
Mentre attendevo queste operazioni (della durata totale di circa 10 minuti), ho preso la brochure informativa dalla qualche ho appreso alcune limitazioni (che poi ho scoperto essere descritte anche nel sito della postacertificata):

Le limitazioni all’utilizzo della casella PostaCertificat@ per il cittadino sono:

  • numero massimo di invii giornalieri, non superiore a 10;
  • dimensione massima del messaggio pari a 30 MB;
  • numero massimo di destinatari del messaggio 50*

* Gli invii di messaggi con numero di destinatari superiori a 10 saranno oggetto di monitoraggio da parte del Concessionario

Altra limitazione non da poco riguarda la possibilità di dialogare solo con le P.A.

La PostaCertificat@ garantisce un canale di comunicazione chiuso ed esclusivo tra Pubblica Amministrazione e Cittadino, non sono, infatti, previste comunicazioni al di fuori di tale canale, ad esempio tra Cittadino e Cittadino.
Le caselle PostaCertificat@ attivate dalla Pubblica Amministrazione per i propri dipendenti (in qualità di Cittadini) sono del tutto equivalenti alle caselle PostaCertificat@ per il Cittadino.

Quindi, se non mi sbaglio, i singoli dipendenti non possono comunicare tra di loro tramite postacertificata, ma devono usare la casella PEC ufficiale del servizio per cui operano (ossia scrivere da PEC a PEC)?
Alcune cose già da subito sono migliorabili:

  • Inserire nella mail di conferma registrazione un riferimento ai documenti da portare con se all’ufficio postale (meglio ripeterlo, anche se sta già scritto sul sito Web);
  • Allegare alla suddettam ail e/o rendere disponibile una copia sul sito Web del contratto che il cittadino va a sottoscrivere: se un cittadino è pignolo si mette a leggere (giustamente) il contratto in coda alla posta, rallentando le operazioni;
  • Migliorare la rubrica-PA della Webmail: se cerco la parola “Venezia” mi escono solamente realtà del Friuli-Venezia-Giulia.

Innovare l’istruzione?: è possibile!

Oggi in modo del tutto casuale sono disponibili contemporaneamente in rete due eccellenze nel campo dell’innovazione scolastica.
L’ufficio scolastico regionale della Lombardia e l’ufficio scolastico regionale del Veneto hanno pubblicato oggi le nuove versioni dei loro siti Web.
Personalmente è una soddisfazione vedere che gli sforzi maturati dai discenti nell’attività formativa svoltasi in tre diverse settimane di lezione a Monteporzio Catone per il MIUR, attività che ha coinvolto i responsabili di siti Web degli uffici scolastici regionali e provinciali di ogni parte d’Italia, hanno dato il loro frutto.
Sta cambiando il modo di comunicare anche nella scuola, stanno crescendo nuove “cellule contaminanti” che fanno comprendere come sia possibile comunicare ed erogare servizi al cittadino con l’ausilio di poche risorse economiche, con l’ottica della condivisione delle realizzazioni.
Il primo passo è fatto… ora non resta che continuare nell’opera del “fare rete” tra le varie esperienze acquisite dai corsisti….