Alla fine mi sono deciso, ed oggi mi son recato ad uno dei tre uffici postali abilitati di Venezia Centro storico per concludere la procedura di assegnazione della mia casella di posta certificata.
In questi giorni se ne è parlato molto, chi bene, chi male, beh oggi vi racconto la mia piccola esperienza.
Il giorno dell’attivazione ero presso lo studio di un amico ed insieme abbiam tentato di attivare la casella e-mail.
Da accessibilista, visionando il sito postacertificata.gov.it, ho subito notato che il sito, purtroppo, non è conforme alla legge 4/2004 – ma su questo argomento magari farò un articolo specifico.
Procediamo comunque con la richiesta on line che richiede diversi step, dopo i quali riceviamo un bel “gateway error” e desistiamo. Ma, miracolosamente, dopo 24 ore circa riceviamo comunque una comunicazione tramite e-mail relativa al buon fine (!!!) dell’operazione con invito a recarsi agli uffici postali abilitati per terminare la pratica.
Qualche dubbio comincia quindi a sorgermi, visto che – tra l’altro – nel modulo non era presente alcuna informativa sul trattamento dati inviati e che la pagina con l’informativa sulla privacy non indica che tra i dati trattati vi sono quelli inseriti ma si limita a parlare di dati di navigazione e cookies…
Stamane comunque mi armo di buona volontà e mi reco all’ufficio postale. Accedendo vedo un bel cartello “fai da te” che informa l’utenza per la PEC è necessario utilizzare gli sportelli di spedizione pacchi. Arriva quindi il mio turno ma alla mia richiesta di PEC la dipendente fa una faccia come se le avessi chiesto chissà cosa ma poi, quando le ho sciolto l’acronimo, mi ha reindirizzato ad una collega presso uno sportello chiuso. La collega si è dimostrata subito competente, mi ha richiesto documento d’identità e codice fiscale, ha effettuato la stampa del contratto (sbagliandosi di stampante… immaginate quindi una stampa di un bel pdf corposo nelle stampanti ad aghi… 5 minuti circa…), me lo fa sottoscrivere, me ne fa copia e mi avvisa che nell’arco delle successive 24 ore la casella sarebbe stata attiva.
Mentre attendevo queste operazioni (della durata totale di circa 10 minuti), ho preso la brochure informativa dalla qualche ho appreso alcune limitazioni (che poi ho scoperto essere descritte anche nel sito della postacertificata):
Le limitazioni all’utilizzo della casella PostaCertificat@ per il cittadino sono:
- numero massimo di invii giornalieri, non superiore a 10;
- dimensione massima del messaggio pari a 30 MB;
- numero massimo di destinatari del messaggio 50*
* Gli invii di messaggi con numero di destinatari superiori a 10 saranno oggetto di monitoraggio da parte del Concessionario
Altra limitazione non da poco riguarda la possibilità di dialogare solo con le P.A.
La PostaCertificat@ garantisce un canale di comunicazione chiuso ed esclusivo tra Pubblica Amministrazione e Cittadino, non sono, infatti, previste comunicazioni al di fuori di tale canale, ad esempio tra Cittadino e Cittadino.
Le caselle PostaCertificat@ attivate dalla Pubblica Amministrazione per i propri dipendenti (in qualità di Cittadini) sono del tutto equivalenti alle caselle PostaCertificat@ per il Cittadino.
Quindi, se non mi sbaglio, i singoli dipendenti non possono comunicare tra di loro tramite postacertificata, ma devono usare la casella PEC ufficiale del servizio per cui operano (ossia scrivere da PEC a PEC)?
Alcune cose già da subito sono migliorabili:
- Inserire nella mail di conferma registrazione un riferimento ai documenti da portare con se all’ufficio postale (meglio ripeterlo, anche se sta già scritto sul sito Web);
- Allegare alla suddettam ail e/o rendere disponibile una copia sul sito Web del contratto che il cittadino va a sottoscrivere: se un cittadino è pignolo si mette a leggere (giustamente) il contratto in coda alla posta, rallentando le operazioni;
- Migliorare la rubrica-PA della Webmail: se cerco la parola “Venezia” mi escono solamente realtà del Friuli-Venezia-Giulia.