Google Pagerank e qualità: quando il merito prende 8

Volevo iniziare l’articolo intitolandolo “Le dimensioni contano”, per fare un paragone con chi, da quando Google (ultimamente Matt Cutts ne ha dato, intelligentemente come al solito, notizia sul suo blog) ha dato la possibilità di visualizzare la “lunghezza” della propria barra verde, ciclicamente dice che il Pagerank non conta fino a quando non ha un buon valore, per poi tornare a sputarci sopra quando cala. Il solito discorso della volpe e l’uva insomma.

Roberto a questo giro di uva ne ha mangiata molta e di ottima qualità, tanto da ottenere lo stesso punteggio di pagerank di siti quali governo.it , la pagina di ricerca italiana di Google e quella di Yahoo.

Detto questo andiamo a vedere quali incredibili e massonici segreti si nascondono dietro a questa sorpresa estiva. Vi avviso subito che se cercate super formule, reverse engineering, algoritmi estrapolati da brevetti conosciuti solo dagli adepti, potete tranquillamente andare a navigare su un altro sito, perché qui non troverete nulla di ciò.

L’ingrediente principale è sicuramente saper sacrificarsi ed investire nel futuro. Roberto non si tira mai indietro quando si tratta di studiare, applicarsi, allargare i propri orizzonti ed avere l’umiltà di chi deve ogni giorno imparare nella vita, non solo guardare dall’alto al basso il web.

Il secondo ingrediente è condividere il proprio sapere con altri. In questo caso IWA/HWG e la rappresentanza locale IWA Italy ne sono un esempio concreto. All’interno del gruppo di lavoro che coordina le attività dell’associazione le persone, veri professionisti del web, non risparmiano di elargire conoscenze, benefit, opportunità tra loro. Il vero spirito di una associazione, il vero spirito di IWA, è condividere ognuno per crescere tutti. Roberto, in veste di presidente, è il primo a seguire questa regola.

Terzo ingrediente, inutile nascondercelo, sono gli standard web. Basta spendere 5 minuti del proprio preziosissimo tempo facendo 3 ricerche in croce per capirlo. Un sito web ben curato nel codice e nelle funzionalità, accessibile da parte di tutti e che segue tecnicamente le raccomandazioni di chi il web lo costruisce, non può essere considerato di secondo ordine, sia che abbia un pagerank 8 sia che ne abbia 4.

Usando forse impropriamente la frase, gli standard per il web non si imparano in 2 minuti ma sono disponibili a tutti, non rappresentano un segreto ma richiedono la capacità e la volontà di una buona chiave di lettura. Per farvi un’idea della cosa, fate un giro su Webaccessibile.

Concludendo, sono sicuro che sia Roberto che i tanti altri membri di IWA saranno felici di mettersi a disposizione di tutti coloro che vorranno seguire tali linee di condotta (i perditempo, i pallonari ed i vampiri possono evitare, tanto li nasiamo al volo :D), magari fatevi un giretto a SMAU 2008, si potrebbe anche parlare e discutere del futuro del web al nostro stand e nei nostri seminari….