Quando ne parlavamo per l’accessibilità ci davano per pazzi, che era una cosa inutile, che non serviva a nulla. Sta di fatto che oggi nel blog di google vengono fornite indicazioni su come ottimizzare la gestione di siti e contenuti multilingua utilizzando pagine alternative informando il programma utente (user agent) che il link contiene un contenuto in lingua differente.
<link rel=”alternate” hreflang="a-different-language" href="http://url-of-the-different-language-page" />
Ciò consente tra l’altro di informare lo spider di google che i contenuti presenti nel sito non sono duplicati ma sono in lingua differente, consentendone quindi una corretta indicizzazione. Ed ecco alcune piccole raccomandazioni:
- Have one URL associated with one piece of content. We recommend against using the same URL for multiple languages, such as serving both French and English versions on example.com/page.html based on user information (IP address, Accept-Language HTTP header).
- When multiple languages are at play, it’s best to include the language or country indication in the URL, e.g., example.com/en/welcome.html and example.com/fr/accueil.html (which specify “en” and “fr”) rather than example.com/welcome.html and example.com/accueil.html (which don’t contain an explicit country/language specification). More suggestions can be found in our blog posts about designing localized URLs and multilingual sites.
L’articolo poi continua con indicazioni specifiche per chi si occupa di ottimizzazione del posizionamento siti Web nel calderone di Google, ma il concetto espresso nelle prime righe riconferma ancora una volta che il tema della localizzazione linguistica dei contenuti è una tematica sia di interesse per l’accessibilità ma soprattutto per l’indicizzazione corretta dei contenuti mantenendo alto il principio per cui va servito all’utente il contenuto più adatto alle sue caratteristiche.