Venezia comune virtuoso? Caro Presidente ti scrivo…

Applausi per Napolitano "Aiuti a Venezia comune virtuoso"

A seguito dello strillone visto oggi dal giornalaio, ho deciso di scrivere questa lettera al Presidente della Repubblica:

Al Presidente della Repubblica

Giorgio Napolitano

 

Oggetto: Aiuti a Venezia, comune virtuoso

Gent.mo Presidente,

Le scrivo all’indirizzo e-mail presidenza.repubblica@quirinale.it (e in copia a segreteriasg@quirinale.it) auspicando che tale indirizzo sia valido, in quanto non ho trovato in alcuna parte del sito Web www.quirinale.it modalità di contatto in formato telematico. Viviamo come ben sa nell’era delle comunicazioni tramite Web, periodo in cui tra l’altro per le pubbliche amministrazioni (non per gli organi costituzionali) è obbligatorio il concetto di trasparenza con pubblicazione obbligatoria di indirizzi e-mail (tra cui le PEC), e mi aspettavo di trovare quantomeno una modalità meno “analogica” di contatto direttamente nel sito istituzionale.

Chi le scrive è un veneziano che ha avuto modo di conoscerla il 18 settembre 2008, data in cui se ben ricorda un cittadino (il sottoscritto) durante il suo attraversamento del ponte di Calatrava (ufficialmente “Ponte della Costituzione”), le ha chiesto[1]  di ricordarsi dei disabili e a cui ha risposto “senz’altro”. Non sta senz’altro a me farle presente che a quasi quattro anni di distanza, ancora oggi i disabili non possono passare quel ponte (definito oramai, il “ponte dei fallimenti” considerati i fallimenti causati alle aziende realizzatrici non ancora pagate dal Comune di Venezia…).

Il motivo che mi porta a scriverLe è dovuto alla sua dichiarazione, riportata dagli strilloni del Corriere del Veneto, durante l’evento del 8 giugno 2012 tenutosi a Piazza San Marco a Venezia. In tale evento ha detto “aiuti a Venezia, comune virtuoso”.  Come veneziano le chiedo per trasparenza la fonte di tale sua dichiarazione, ovvero da dove evince che Venezia è un comune virtuoso. Senza scomodare il recente servizio televisivo della trasmissione “OfftheReport” di RAI3 del 27 maggio 2012[2] , tra cui il problema del porto e delle grandi navi, mi chiedo come si possa definire virtuosa una città in cui – nonostante la presenza unica nel paese di un casinò con due sedi – vi sia una svendita dei gioielli immobiliari, iniziative di creazione e distruzione di opere nell’arco di pochi anni (vedasi il caso del Palazzo del Cinema, milioni di euro attinti dai fondi per i 150 anni dell’unità d’Italia ora ridotto ad una voragine che sarà ricoperta di terra e riasfaltata… come nulla fosse stato fatto), totale incapacità della gestione dei flussi turistici, del trasporto locale. Parliamo di una amministrazione che vuole privatizzare il Casinò, in quanto “rende meno di quanto previsto”, senza considerare tra l’altro che gli introiti del Casinò, per statuto, andrebbero investiti in servizi sociali… Parliamo di un Comune che non è in grado di monitorare i tempi medi di pagamento dei servizi lasciando a taluni assessori la scelta dei lavori da pagare prima degli altri… Per non parlare poi dei problemi di gestione delle sponsorizzazioni e dei restauri, applicando il concetto per cui a Venezia gli interventi si fanno solo con sponsor mentre fondi vengono spostati tranquillamente nella zona di “terraferma”, con numero più elevato di popolazione e di elettorato. Mancano ad esempio fondi per sistemare Piazza San Marco (circa un milione di euro), o per il ponte di Rialto mentre sono disponibili ben 30 milioni di euro a bilancio per rifare una strada in terraferma… i conti non tornano direi. Oltre a questo, si tratta di un comune che ha disconosciuto la parola “trasparenza”: in data 21 dicembre 2011, difatti, il consiglio comunale su indicazione del Sindaco (avvocato e docente universitario in diritto amministrativo) ha votato contro l’obbligo di legge di pubblicare nel sito Web le determinazioni dirigenziali – impedendo quindi al cittadino di conoscere come (e quanto) l’amministrazione spende in dettaglio per ogni singola determinazione [3]. Spiace inoltre segnalarLe che su tale fatto ho informato anche gli organi competenti di vigilanza, ovvero l’Ispettorato della Funzione Pubblica e CIVIT e che soltanto quest’ultimo ha risposto ad una richiesta ufficiale tramite PEC.

Dove sta quindi la virtuosità da Lei citata? Come veneziano pertanto le chiedo, auspicando in una sua risposta, di NON fornire alcun aiuto economico alla città fintanto che l’amministrazione, nell’ottica della trasparenza amministrativa, non renda chiara e limpida in rete – come previsto dalle vigenti normative – la propria attività. Vorrei far presente che gli aiuti, caro Presidente, devono essere dati a situazioni di reale bisogno: di queste  ce ne sono tante di situazioni che meriterebbero maggior attenzione, a partire dal settore sociale in ausilio delle famiglie con persone disabili e/o anziani non autosufficienti che a Venezia è stato letteralmente distrutto.

Caro Presidente se ama Venezia e vuole aiutarla, ci aiuti chiedendo anche lei maggiore trasparenza e veda di vigilare, direttamente o tramite le competenti autorità, sulla gestione di interventi sia pubblici che di riqualificazione del territorio.

Cordiali saluti.

Roberto Scano

P.S. Copia di questa lettera è stata pubblicata contestualmente all’invio anche nel mio sito Web personale.

[1] https://robertoscano.info/random-bits/calatrava-napolitano-passa-il-ponte/

[2] http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-2ad0a0ec-0da2-4f18-90b1-8e15fdeff9be.html

[3] https://robertoscano.info/random-bits/trasparenza-siamo-ancora-al-muro-di-gomma/

 

Ringrazio gli amici che hanno ripreso il pezzo e lo stanno commentando su Facebook, il che mi fa capire che non si tratta di una mia forma di pazzia ma è una volontà collettiva di trasparenza. E ringrazio gli amici di venessia.com per aver dedicato un’immagine alla cosa.

Napolitano: il bello della diretta… oppure no?

Ieri sera, come di consuetudine, il capo dello Stato ha pronunciato il discorso di fine anno (testo completo nel sito del Quirinale). In internet si seguiva il discorso sia tramite lo streaming fornito da parecchi organi di stampa, sia tramite twitter, tramite “hashtag” #napolitano.

Su twitter dopo qualche minuto di discorso esce un dubbio:

Dino Amenduni@doonie – #napolitano: (non so se i discorsi degli anni scorsi erano in diretta, ma questo è registrato ed è evidentissimo)

Effettivamente, anche un tecnico non esperto di montaggi video nota chiaramente che il passaggio tra un primo piano e l’inquadratura successiva, sapientemente temporizzato, è troppo “perfetto” per essere un discorso in diretta. Ma a voi la valutazione “visiva”.

Volendo andare a fondo, cerchiamo di capire quando il video è stato caricato nel canale YouTube dove – se non erro – il video è stato reso disponibile al termine del discorso del Presidente.

L’indirizzo Web del video è il seguente: http://www.youtube.com/watch?v=30t423TOS_Q. Grazie alla possibilità di condivisione video di YouTube, possiamo visualizzare il file RSS, ossia un file in formato XML che contiene ulteriori informazioni per il video. Nel nostro caso il file RSS del canale YouTube della Presidenza della Repubblica è il seguente:

RSS canale YouTube presidenzarepubblica

Analizzando invece il codice di questo blocco di informazioni RSS si ottiene quanto segue:

<item>
<guid isPermaLink='false'>http://gdata.youtube.com/feeds/api/videos/30t423TOS_Q</guid>
<pubDate>Sat, 31 Dec 2011 19:32:55 +0000</pubDate>
<atom:updated>2012-01-01T10:57:32.000Z</atom:updated>
<category domain='http://schemas.google.com/g/2005#kind'>http://gdata.youtube.com/schemas/2007#video</category>
<category domain='http://gdata.youtube.com/schemas/2007/categories.cat'>News</category>
<category domain='http://gdata.youtube.com/schemas/2007/keywords.cat'>Messaggio</category>
<category domain='http://gdata.youtube.com/schemas/2007/keywords.cat'>di</category>
<category domain='http://gdata.youtube.com/schemas/2007/keywords.cat'>fine</category>
<category domain='http://gdata.youtube.com/schemas/2007/keywords.cat'>anno</category>
<category domain='http://gdata.youtube.com/schemas/2007/keywords.cat'>del</category>
<category domain='http://gdata.youtube.com/schemas/2007/keywords.cat'>Presidente</category>
<category domain='http://gdata.youtube.com/schemas/2007/keywords.cat'>della</category>
<category domain='http://gdata.youtube.com/schemas/2007/keywords.cat'>Repubblica</category>
<category domain='http://gdata.youtube.com/schemas/2007/keywords.cat'>Giorgio</category>
<category domain='http://gdata.youtube.com/schemas/2007/keywords.cat'>Napolitano</category>
<title>Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano 2011</title>
<description>Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano</description>
<link>http://www.youtube.com/watch?v=30t423TOS_Q&amp;feature=youtube_gdata</link>
<author>presidenzarepubblica</author>
<yt:location>Palazzo del Quirinale, Roma</yt:location>
<media:group>
<media:category label='Notizie e politica' scheme='http://gdata.youtube.com/schemas/2007/categories.cat'>News</media:category>
<media:content url='rtsp://v6.cache4.c.youtube.com/CigLENy73wIaHwn0S85023hL3xMYDSANFEgGUgx1c2VyX3VwbG9hZHMM/0/0/0/video.3gp' type='video/3gpp' medium='video' isDefault='true' expression='full' duration='1210' yt:format='1'/>
<media:content url='rtsp://v2.cache2.c.youtube.com/CigLENy73wIaHwn0S85023hL3xMYESARFEgGUgx1c2VyX3VwbG9hZHMM/0/0/0/video.3gp' type='video/3gpp' medium='video' expression='full' duration='1210' yt:format='6'/>
<media:description type='plain'>Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano</media:description>
<media:keywords>Messaggio, di, fine, anno, del, Presidente, della, Repubblica, Giorgio, Napolitano</media:keywords><media:player url='http://www.youtube.com/watch?v=30t423TOS_Q&amp;feature=youtube_gdata_player'/>
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<media:thumbnail url='http://i.ytimg.com/vi/30t423TOS_Q/1.jpg' height='90' width='120' time='00:05:02.500'/>
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<media:thumbnail url='http://i.ytimg.com/vi/30t423TOS_Q/3.jpg' height='90' width='120' time='00:15:07.500'/>
<media:title type='plain'>Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano 2011</media:title><yt:duration seconds='1210'/>
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<gd:rating average='2.2881355' max='5' min='1' numRaters='118' rel='http://schemas.google.com/g/2005#overall'/>
<yt:recorded>2011-12-31</yt:recorded>
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</item>

Di tutto questo papiro di codice ci sono parti interessanti ma mi focalizzo solo sulla seguente riga:

<pubDate>Sat, 31 Dec 2011 19:32:55 +0000</pubDate>

Che significa? Che il video è stato caricato nel canale YouTube alle ore 20:32:55 (ora italiana). Qualcuno mi spiega l’arcano?

Aggiornamento

Nel pomeriggio sono andato un po’ più a fondo. Accedendo al sito del Quirinale, nella pagina dedicata al video, analizzando il codice si evince che il video sorgente è stato creato con un prodotto di codifica italiano, di cui è disponibile anche un player gratuito.

Il percorso del video è il seguente: http://www.quirinale.it/repository/video/1959.vvf (ben 246 Mb). Con un qualsiasi sistema di analisi delle intestazioni HTTP della pagina (io ho utilizzato questo), passando come parametro l’indirizzo di cui sopra si ottiene quanto segue:

HTTP/1.1 200 OK =>
Connection => close
Content-Length => 258050820
Date => Sun, 01 Jan 2012 18:34:11 GMT
Content-Type => application/octet-stream
ETag => “91ce99b1cfc7cc1:0”
Accept-Ranges => bytes
Last-Modified => Sat, 31 Dec 2011 15:20:13 GMT

Ora abbiamo la cosiddetta “prova provata” ovvero che il video è stato caricato nel server del Quirinale sabato 31 dicembre 2011 alle ore 15:20:13 GMT (ore 16:20:13 ora italiana). Si può quindi presumere che alle 20.30 il nostro presidente, come tutti gli italiani, era tranquillamente a tavola a festeggiare la fine del 2011 e non, come indicavano gran parte delle TV (esempio: video di Repubblica da RAI News e SKY TG24), “IN DIRETTA dal Quirinale”.

SKY riporta la dicitura “IN DIRETTA dal Quirinale”

Calatrava: Napolitano passa il ponte

Nonostante tutte le lettere, nonostante seguisse con interesse le nostre proteste e nonostante avessero comunicato che il Presidente, proprio per tale motivo, non avrebbe attraversato il ponte ma si sarebbe limitato a passarci sotto con una barca, oggi 18 settembre 2008 alle ore 19.23 il Presidente Napolitano ha attraversato il ponte di Calatrava, calpestando quindi tutte le buone parole dette sino ad ora.
Ma se vogliamo aggiungere una nota, oltre al danno pure la beffa. Io ero li, sul ponte e tra le urla dei contestatori verso il sindaco Cacciari e l’assessore Rumiz (ancora temporaneamente disabile, con due stampelle) i quali indicavano il ponte come la tomba (politica) della sua amministrazione, al passaggio del Presidente ho allungato la mano, ho stretto la mano a Napolitano dicendo ironicamente “Presidente, si ricordi dei disabili!” e il Presidente, meno ironicamente, mi ha risposto: “Senz’altro”.

Che dire…. qualcuno ventilava manifestazioni ai piedi o sopra il ponte per il prossimo mese: a mio avviso vista oramai la valenza nazionale di tale problema, e visto che il Presidente della Repubblica ha completamente ignorato le richieste dei disabili, penso che l’unica cosa da fare sia proprio manifestare il dissenso davanti al Quirinale, per far capire che l’art. 3 della Costituzione esiste per tutti, e non solo per pochi.
Invece, mi ha colpito più di tutto il silenzio al passaggio del Presidente: Ci sarebbe potuto stare benissimo un applauso, per salutare la più alta carica dello stato ma invece niente, un silenzio imbarazzante. Ho avuto la netta impressione che Napolitano fosse lì, a rischiare di venire fischiato, solo per fare un piacere al Sindaco e al suo amico Calatrava…

Calatrava: in arrivo Napolitano e l’architetto catalano

Come previsto domani ci sarà una manifestazione contro gli abusi del ponte (quindi contro gli sprechi ma non solo, visto che gli organizzatori sono stati informati delle problematiche di accessibilità).
Si apprende però dalla stampa locale che domani, dopo la manifestazione, ci sarà una “passeggiata straordinaria” di Santiago Calatrava con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
Non sto a ripetermi su quanto già detto in questo blog in relazione agli inviti fatti pervenire al Capo dello Stato tramite i canali ufficiali di comunicazione del Quirinale di non calpestare quel ponte in quanto opera in piena violazione delle vigenti normative in materia di barriere architettoniche.
Invece domani, incuranti delle richieste dei cittadini, ci sarà la consacrazione del ponte della Costituzione.
Caro Presidente, da cittadino italiano che si è adoperato per far valere i diritti delle persone con disabilità (cittadini italiani come tutti gli altri, con uguali diritti e doveri verso lo Stato), diritti lesi proprio dalle amministrazioni che rappresentano lo Stato, un suo passaggio lo vedo come un calpestare il diritto costituzionale di 3 milioni di italiani e, a mio avviso, pure degli altri italiani che pensano e credono nella non discriminazione.
Domani sarà una giornata nera per la disabilità e per la parità dei diritti tra tutti i cittadini: quel ponte di Costituzione c’ha solo il nome… il resto è stato dimenticato, come son state dimenticate le persone che le chiedevano solamente di rispettarle alla pari di tutti gli altri cittadini italiani.
Spero solamente che domani ci saranno molti veneziani e non solo a ricordare a tutti questo fatto.
L’unica speranza poi sarà la magistratura con le azioni giudiziarie: se pure li verrà leso il diritto costituzionale, non resta altro di rivolgersi alle autorità superiori ed esterne alla Repubblica Italiana.

Presidente, non calpesti quel ponte!

Egregio Presidente Napolitano,
sono a riscriverLe per riportare l’attenzione su un argomento che mi sta personalmente molto a cuore e sta a cuore delle associazioni e delle persone con disabilità, ovvero il quarto ponte sul Canal Grande di Venezia, ora “Ponte della Costituzione”.
Innanzitutto mi preme ringraziarla per aver rinunciato a partecipare all’inaugurazione della suddetta opera, così come ringrazio l’amministrazione comunale per aver rinunciato ad inaugurare il ponte progettato dall’architetto Santiago Calatrava.
La situazione dalla prima lettera inviataLe purtroppo non è cambiata. Ad oggi Venezia ha – dopo oltre 70 anni – un nuovo ponte (ad oggi non ancora aperto) che però discrimina alcuni cittadini. Non sto a ripetere in questa lettera argomentazioni già ampiamente descritte nelle missive precedenti ma sta di fatto che ad oggi il “Ponte della Costituzione” è ancora un ponte che divide cittadini abili da quelli disabili, come se non esistessero le normative sull’abbattimento delle barriere architettoniche per le opere pubbliche. Penso possa immaginare cosa provi un disabile a sentirsi dire: “se vuoi attraversare il canale puoi prendere il vaporetto” e subito dopo sentir dire l’architetto Calatrava che il centro del ponte è stato volutamente sviluppato largo per essere luogo di aggregazione…
Presidente, capirà che così non va, soprattutto non va per un ponte dedicato alla Costituzione Italiana nel suo sessantesimo compleanno: è lampante che un ponte inaccessibile viola quantomeno l’art. 3 della Costituzione (se non anche gli artt. 2, 16 e 32)!
A frittata fatta, si è proposta la soluzione dell’ovovia: una struttura sperimentale per consentire a disabili motori di poter passare il ponte all’interno di una struttura esterna, senza possibilità di fermarsi a centro ponte e – citando Calatrava – viverne l’esperienza di aggregazione. Ancora oggi dalla stampa si apprende che la mancata inaugurazione è colpa di “chi non vuole bene a Venezia”, mentre è ben chiaro che nessuno è contrario all’inaugurazione del ponte, così pure di assegnargli il nome “Ponte della Costituzione”.
Come saprà, avendoLe inviato copia, assieme a Franco Bomprezzi abbiamo pure richiesto all’assessore competente di “attendere” ad assegnare il nome “Ponte della Costituzione” finché il ponte non fosse stato adeguato alle vigenti normative in materia di barriere architettoniche ma, ahimè, la lettera non è stata considerata ed il ponte porta già quel nome così importante pur essendo così lontano dall’art. 3 e dagli altri articoli già citati della Costituzione Italiana.
Non dimentichiamoci che il ponte sorge alla porta principale della città di Venezia, ed accogliere il “foresto” già con barriere non è un buon biglietto da visita.
Con questa mia lettera, vista la sua visita a Venezia nei prossimi giorni per un convegno proprio dedicato alla Costituzione, e proprio per garantire che una sua presenza non venga strumentalizzata come definitiva consacrazione di un’opera inaccessibile e in violazione all’art. 3 della costituzione (ad oggi nega il diritto a TUTTI i cittadini di poter attraversare il ponte e di poter essere luogo di aggregazione), Le chiedo – anche a nome di chi ha ritenuto utile l’iniziativa “un ponte per tutti” – di non passeggiare sul ponte oggi, ad opera inaccessibile ma invitandoLa ad attraversarlo assieme al Sindaco di Venezia e assieme a rappresentanti di associazioni dei disabili quando il ponte sarà “un ponte per tutti”: in quel caso sarebbe idonea un’inaugurazione ad ampio risalto mediatico, per un ponte della Costituzione che unisce tutti i cittadini, senza distinzione.
Aderisce al mio appello il giornalista con disabilità Franco Bomprezzi, che lei ha nominato cavaliere della Repubblica il 3 dicembre 2007 proprio per il suo impegno a difesa dei diritti delle persone con disabilità. Franco Bomprezzi, come molte altre persone con disabilità, singole e aderenti alle associazioni di tutela dei diritti, hanno grande fiducia in Lei e confidano nel suo equilibrato e saggio intervento. Non le deluda, caro Presidente.
Anzi, ci aiuti a far riconsiderare, nel pieno rispetto della Costituzione, le questioni irrisolte nella realizzazione di un’opera di grande valore estetico e simbolico. Ancora una volta, si confermi il Presidente di tutti gli italiani.
Roberto Scano