Venezia Digitale: dalle parole ai fatti

Qualcuno potrebbe dire: “troppo bello per crederci”, ma è oramai una realtà.
Tra meno di un mese una buona parte di Venezia avrà una copertura wi-fi pubblica (gratuita per i residenti). Questo consentirà ai più tecnologici di poter utilizzare la rete per comunicare ed accedere ad informazioni su Venezia e sui servizi disponibili in città.
L’accesso pubblico è uno dei progetti realizzati da Michele Vianello (vicesindaco del Comune di Venezia), annunciato a suo tempo ad un convegno IWA a dicembre 2007 a Venezia all’interno dell’idea Venice Connected, il primo e-commerce di una pubblica amministrazione per l’organizzazione dei flussi turistici tramite la prenotazione degli stessi via Web: un unico codice di prenotazione (PRN) per acquistare l’accesso ai mezzi pubblici, musei ed in futuro anche strutture ricettive.
Il lancio dell’iniziativa verrà annunciato dal vicesindaco Michele Vianello che il giorno 11, in un convegno a Palazzo Labia, presenterà il wi-fi cittadino:

Dotare una città di rete a banda larga, lottare contro l’analfabetismo informatico per consentire a tutti di poter usufruire delle potenzialità presenti in internet, garantire l’accesso gratuito alla rete sono compiti nuovi, pienamente legittimi e auspicabili di una amministrazione locale.

Il 3 luglio 2009 quindi verrà attivato il Wi-fi e si potrà quindi iniziare a “navigare Venezia” non solo tramite vaporetto ma tramite notebook, netbook, iphone e strumenti anche per chi non ha dimestichezza con la rete ma vuole ad esempio beneficiare della possibilità di telefonare tramite Skype. Ci sono anche altre novità molto “2.0” che dovrebbero esser annunciate per il giorno 3 ma di cui non sono autorizzato a parlarne, ma sono comunque delle interessanti novità 😉

Veneziadigitale

Questo è il primo tassello per la realizzazione di un sogno che abbiamo in molti a Venezia e che personalmente sto cercando di realizzare da anni: portare a Venezia innovazione, staccare Venezia dal classico binomio alberghi-maschere inserendo l’innovazione. E su questo l’idea di una tre giorni a Venezia per il lancio di un’isola dedicata all’innovazione (quella che chiamo V2I, Venice Innovation Island) su cui è già stato fatto un brainstorming iniziale in una riunione organizzata dal Vicesindaco che ha coinvolto una serie di esperti. Su questo argomento siamo ancora in brainstorming ma spero che presto si riuscirà ad avere un programma definitivo (o quasi) dell’evento, ipotizzato in tre giornate con tre differenti target (barcamp, conferenze e convegno).

Bateocamp

Foto di un vaporettoMa il giorno 3 c’è anche un’interessante iniziativa in stile “barcamp”. L’idea del Bateocamp è nata da Gigi Cogo e sta ottenendo un buon successo di adesioni. Cos’è il “bateo” ? Si tratta del “vaporetto“, ossia uno dei mezzi pubblici che consentono di spostarsi per Venezia, a cui i Pitura Freska hanno dedicato una canzone. Il vaporetto è un mezzo che, per tutto il Canal Grande, passa ogni 10 minuti e consente di fare un tragitto turistico/lavorativo di circa 1 ora dalla stazione Trenitalia sino al Lido di Venezia (la spiaggia di Venezia). Gran parte di questo percorso (fino a San Marco) sarà coperto dal Wi-fi e pertanto sarà possibile navigare sia fisicamente che virtualmente inviando foto, twitterate, fare streaming, ecc. in tempo reale, raggiungendo poi il litorale del Lido di Venezia (fantastica zona in cui vivo e che non cambierei con altra al mondo) in cui il servizio di wi-fi è presente nelle spiagge comunali (e qui un consiglio a Michele Vianello: perché non pianificare l’accesso almeno per il gran viale, ossia il viale che porta dai vaporetti alla spiaggia? Basterebbe attivare 4-5 hotspot…). In puro stile barcamp poi ci dovrebbero essere momenti di svago (tempo permettendo), tra cui bagno in spiaggia, spritz all’aperto e serata all’aperto…

Amministrare 2.0: una scommessa da vincere

Copertina LibroTorno a casa dopo una piacevole mattinata con amici vecchi e nuovi in cui abbiam discusso di alcune importanti iniziative sul territorio veneziano. In tale occasione Michele Vianello ci ha consegnato una copia del suo manuale “Una scommessa da vincere. Le avventure di una Pubblica Amministrazione tra Amministrare 2.0 e ordinarie follie quotidiane“. La copertina del libro rappresenta una scena di vita digitale a New York, una delle tante fotografie scattate da Michele Vianello nei suoi viaggi, foto di un anziano navigatore Web sulla quale scherzosamente mi vedo il nostro sindaco Massimo Cacciari tra qualche decennio, al termine della rivoluzione digitale che sta avvenendo nella nostra città.
Il manuale è disponibile anche in versione digitale alla quale è possibile contribuire con suggerimenti entro il 15 luglio 2009.
L’ottica di Michele è altamente innovativa per un amministratore pubblico. Soffermandomi sul capitolo: “Venezia, e-commerce e turismo”, leggendo quanto segue ci si può rendere conto quanto la visione di innovazione sia orientata verso la strada giusta dell’evoluzione del Web.

[…]

  • lo sviluppo di applicativi che consentano ai visitatori di esprimere i propri feedback sul sistema Città, e non sul singolo servizio, sia esso pubblico o privato;
  • la partecipazione da parte dei turisti alla costruzione di una memoria collettiva che consenta una migliore organizzazione della
    Città (il traguardo sono strumenti che seguano le logiche del “WEB semantico”);
  • lo sviluppo di applicativi che consentano, attraverso l’uso della rete, una interazione tra il turista e i beni culturali.

[…]

Leggere di Web Semantico da parte di una P.A. (e qui Michele mi consentirà di dire che il Web Semantico gliel’ho fatto conoscere io con una domanda in tema ad un incontro dei 40xVenezia, ma merito a lui di aver approfondito l’argomento), considerando che è il futuro della rete non ancora compreso da moltissimi player operanti nel settore, fa senz’altro piacere.
Il manuale è tascabile, e la versione digitale facilmente consultabile e penso possa essere un buon riferimento per quelle persone che nella P.A. hanno voglia di innovare.
Ma chi meglio dell’autore può descrivere i contenuti del libro? Ringrazio Federica Repetto che, per conto di IWA, ha realizzato questa videointervista.

Venice Connected: eppur si muove…

Di Venice Connected ne ho sentito parlare la prima volta ad un convegno organizzato da IWA a Venezia nel dicembre 2007.
Tavolo relatori convegno IWA
In quell’occasione il vicesindaco del comune di Venezia Michele Vianello illustrò la prima fase di Venice Connected dal titolo “Venice Connected. Wi-fi e banda larga su Venezia, Mestre e isole“, ovvero la creazione dei “binari” su cui far nascere l’innovazione Web nella città di Venezia.
Da tale occasione il progetto di “Venezia 2.0” è cresciuto quotidianamente con nuove iniziative pionieristiche ma accurate, grazie sia all’azzeccata voglia di innovazione verso le tecnologie Web (in particolare legate al Web collaborativo, meglio conosciuto come Web 2.0) che della volontà di garantire la trasparenza amministrativa (di cui il progetto Iris è solo uno degli esempi ideati ed attuati da Michele Vianello).
L’innovazione “2.0”, specialmente all’interno delle pubbliche amministrazioni, non è una cosa così semplice come si crede. E parlo della vera “innovazione 2.0”, con nascita di applicazioni Web collaborative e con l’uso intelligente delle API di applicazioni come twitter, facebook, flickr, dopplr e non – come purtroppo mi è capitato di vedere in altre situazioni – investimenti di decine di migliaia di euro per realizzare cloni di youtube o similari.
La sfida veneziana, secondo me, ora si basa su un concetto cardine per l’anno 2009: l’innovazione. La piattaforma di connettività è oramai (quasi) disponibile, esiste un sito per la prenotazione dei servizi pubblici che consente ai turisti di poter prenotare anticipatamente servizi pubblici con delle scontistiche, i cittadini possono segnalare problemi nel territorio e possono accedere alla consultazione di banche dati prima considerate “segreto di stato” (posti barca e plateatici, tanto per intenderci).
Grazie all’innovazione e, a mio avviso, al contributo di persone skillate in nuove tecnologie si potrà usare questo sistema per sperimentare nuove soluzioni clonabili in altre città.
In questi giorni il progetto è stato presentato al Bit di Milano, con ampio consenso, ed ancora una volta Venezia si ritrova ad essere “osservata speciale”, un laboratorio, una fucina in cui si forgiano nuove idee e – soprattutto – nuove realizzazioni.
Ciò che meraviglia è come sia stato possibile far maturare un’amministrazione pubblica verso il concetto di web collaborativo, ma questa battaglia sembra stia andando a buon fine. E Michele Vianello sta girando il paese (e non solo) per dire: tutto ciò è possibile, basta crederci ed aggiornare non solo le tecnologie ma soprattutto le mentalità operative all’interno delle pubbliche amministrazioni.
Come direbbero in un vecchio film, Michele che la forza sia con te 🙂
Michele Vianello versione Star Wars