Trasparenza al Comune di Venezia: esposto e risposta del DG

Intervento a Rete Veneta – TG di Venezia

Il 2 luglio 2012, assieme a Sebastiano Costalonga abbiamo fatto il punto, alla presenza di giornalisti e di consiglieri comunali, sull’amena situazione riguardante la trasparenza amministrativa del comune di Venezia. In tale occasione è stato fatto notare che ad oggi, nonostante mozioni, interrogazioni, lettere di cittadini, parere del ministero dell’Interno,  l’amministrazione comunale non ha ancora adeguato a norma di legge la pubblicazione degli atti amministrativi all’albo pretorio (assenza totale delle determinazioni dirigenziali) e neppure i contenuti minimi previsti per le consulenze.

Durante la conferenza è stato fatto notare – grazie alla parziale pubblicazione dei dati relativi alle consulenze – come in un periodo di spending review, l’amministrazione comunale ha speso in consulenze nei primi sei mesi dell’anno l’equivalente speso nel totale del 2011.

Al termine della conferenza, facendo altresì presente il perdurare degli illeciti, è stato presentato il testo dell’esposto alla Procura della Repubblica (per valutare eventuali responsabilità in ambito penale) e alla Corte dei Conti (per valutare eventuali responsabilità in ambito amministrativo, stante che la mancata pubblicazione on line delle determinazioni all’albo pretorio per 15 gg. non consente il termine del procedimento amministrativo).

A seguito della conferenza, sul Corriere della Sera edizione Venezia è uscita la replica del Direttore Generale del Comune di Venezia, Marco Agostini, il cui curriculum vitae è l’unico non presente comparso solo ora nell’elenco previsto dalle normative sulla trasparenza, mentre il compenso (al 2010) è ben chiaro. Riporto di seguito la dichiarazione.

“Le consulenze sono tutte già nel sito.” […] “Finora era obbligatorio mettere on line solo le delibere” – dice Agostini – anche perché altrimenti, se le cose fossero già così, non si spiegherebbe il decreto del Ministro.” […]

In relazione alle consulenze, sono chiaramente già nel sito solamente che non sono pubblicate nei tempi previsti dalla Finanziaria 2008 e nei modi previsti dalla medesima finanziaria e dalla delibera CiVIT 105/2010. La seconda parte ha invece del comico: il Direttore Generale confonde l’obbligo (a partire dal 1 gennaio 2013) di pubblicazione di una serie di informazioni relative alla trasparenza amministrativa nella scelta dei fornitori, rispetto all’obbligo già esistente (ribadito dal Consiglio di Stato già nel 2006 e dal parere del Ministero dell’Interno del 2 gennaio 2012) di pubblicare le determinazioni all’albo pretorio per 15 giorni.

Come cittadino ora mi chiedo: può permettersi una città come Venezia una gestione amministrativa che non conosce minimamente i principi basilari della pubblicità legale? Che danno sta creando ai procedimenti amministrativi questa gestione totalmente al di fuori dei dettami normativi? E volendo andare oltre: la delibera 4/2010 del CIVIT prevede la valutazione di tutte queste cose da parte dell’OIV (Organismo Indipendente di Valutazione. Dove sono, nel sito Web dell’amministrazione, i report di tale organismo?

Aggiornamento

Il consigliere Costalonga ha presentato assieme ad altri consiglieri comunali una mozione di sospensione e sostituzione del Direttore Generale.