Calatrava: dimmi dove cadi e ti dirò chi sei

Attenzione. Non aspettatevi un post dedicato alla magia, alle apparizioni e/o alle sparizioni, ma si tratta (purtroppo) di fatti di cronaca.
Leggendo “Il Gazzettino” di oggi, sabato 23 agosto 2008, apprendo già dagli strilloni e successivamente dal quotidiano (pagina III), un titolo inquietante:

Calatrava, la luce fa scomparire i gradini

Nel corso della prova di giovedì sera i tecnici del Comune hanno accertato problemi per chi transita sul ponte

Che significa? Significa che a causa di un effetto ottico generato dalla combinazione della luce bianca (i fari di illuminazione aggiuntivi posizionati dal Comune per garantire maggiore “visibilità” dell’area pedonale, come dichiarato due giorni fa dall’assessora Rumiz) e il suo riflettersi sui gradini di pietra e vetro, qualsiasi persona può incorrere in rovinose cadute notturne.
E’ l’ennesimo problema del ponte, ma ancor più sconcertanti sono alcune dichiarazioni dell’ing. Salvatore Vento, che segue i lavori per conto del Comune. Ecco un paio di perle:

Dopo l’apertura del ponte vedremo quali saranno i punti critici.”

“Bisognerà prima fare una casistica sui punti dove la gente è in difficoltà a transitare e quali sono i punti di maggior rischio caduta

Già mi immagino (la metto sul ridere, ma sarebbe da piangere), una puntata di Porta a Porta con Vespa che ricostruisce il ponte in studio e pone una serie di bandierine per indicare a tutti i telespettatori: attenzione, non mettete il piede in quel punto, siete avvisati! Oppure un (ennesimo) classico cartello comunale, stile “Attenzione, campo minato!” (come i classici “Attenzione, radici affioranti!), magari per evitare di pagare qualche danno all’utenza…
Vedremo una nuova lista di consulenti a valutare statisticamente i punti di caduta?